Anche la giustizia di Panama apre un’inchiesta sulla scandalo dei “Panama Papers”. È l’ultima reazione all’indagine durata un’anno e condotta da 400
Anche la giustizia di Panama apre un’inchiesta sulla scandalo dei “Panama Papers”. È l’ultima reazione all’indagine durata un’anno e condotta da 400 giornalisti in tutto il mondo che sta facendo tremare elite politiche, finanziarie, dello spettacolo o dello sport ai quattro angoli del pianeta.
Marina Walker Guevara è la Vicedirettrice dell’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) che ha coordinato l’inchiesta giornalistica: “Il mondo dell’offshore ha la caratteristica di reinventarsi molto rapidamente una volta scoperto il trucco” ha dichiarato ai microfoni di euronews. “Ci sono schiere di commercialisti e avvocati ben pagati per trovare nuove soluzioni. Tuttavia, prima o poi, di fronte ad una grande massa di dati frutto della collaborazione tra giornalisti tenaci che lavorano assieme, diventerà sempre più difficile tenere nascosti questi segreti”.
Ad aver ricorso al sistema di società offshore gestito dallo studio legale panamense Mossack-Fonseca per quasi 40 anni (gli 11,5 milioni di file analizzati coprono il periodo 1977-2015) sono comuni cittadini e personaggi pubblici. L’entourage del Presidente russo Valdimir Putin ha gestito transazioni finanziarie per un valore superiore a 2 miliardi di dollari.
Il Presidente argentino Mauricio Macri è stato amministratore e vicepresidente di una società della Bahamas creata dalla Mossack-Fonseca.
La famiglia del Premier pakistano Nawaz Sharif compare tra i 143 nomi di leader mondiali che hanno fatto ricorso a paradisi fiscali per accumulare fortune a discapito dei cittadini dei propri Paesi.
The story behind the #PanamaPapers? Courage is contagious. https://t.co/P6nYOebdKupic.twitter.com/zrT2J0PtIa
— Edward Snowden (@Snowden) 3 aprile 2016