Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Egitto: in camere segrete della tomba di Tutankhamon, forse i resti di Nefertiti

Egitto: in camere segrete della tomba di Tutankhamon, forse i resti di Nefertiti
Diritti d'autore 
Di Euronews
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

La “Bella” potrebbe essere davvero arrivata. Le due camere segrete scoperte nella tomba di Tutankhamon, in Egitto, potrebbero ospitare la tomba della

PUBBLICITÀ

La “Bella” potrebbe essere davvero arrivata. Le due camere segrete scoperte nella tomba di Tutankhamon, in Egitto, potrebbero ospitare la tomba della regina Nefertiti.

Lo sospetta l’equipe internazionale di archeologi dopo il completamento della scansione delle due camere dietro al muro settentrionale e a quello occidentale della tomba del faraone nella Valle dei Re a Luxor.

I primi risultati della scansione mostrano la presenza di diversi materiali organici e metallici dietro al muro della tomba.

“Dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo, ma dobbiamo essere sicuri al 100% sui prossimi passi da compiere – spiega l’ex ministro alle Antichità dell’Egitto, Mamdouh el-Damaty – E dobbiamo conoscere esattamente la nostra strada, per questo motivo stiamo avanzando grazie a una speciale scansione radar”.

La presenza dei resti di Nefertiti è stata ipotizzata per la prima volta dall’archeologo britannico, Nicholas Reeves. Si svelerebbe così l’ultimo segreto del faraone-bambino, Tutankamon.

“La bellissima è arrivata”, questo il significato del nome Nefertiti. E gli archeologi sono convinti di essere vicini alla scoperta del secolo.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

La lunga attesa di Gaza: cibo e medicine fermi al confine

Israele ed Egitto siglano maxi-accordo sul gas: 130 miliardi di metri cubi entro il 2040

Al-Sisi: “L’Egitto non sarà mai un passaggio per la deportazione dei palestinesi”