Unione Europea-migranti, continua il braccio di ferro

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Di Euronews
Unione Europea-migranti, continua il braccio di ferro

Sono circa 9000 i migranti accampati nei campi tra Grecia e Macedonia: a Idomeni, si è formata una coda di mezzo km di persone in attesa di ottenere cibo.

A fronte delle restrizioni imposte da diversi Paesi della cosiddetta “rotta dei Balcani”, centinaia di rifugiati hanno continuato a incamminarsi lungo l’autostrada, provenienti da Salonicco; altri sono giunti da Atene a bordo di taxi collettivi, costati fino a 500 euro.

“Quando mezzo milione di persone arriva qui perché crede di poter proseguire verso la Germania – afferma il cancelliere austriaco, Faymann – poi l’Austria diventa un’enorme sala d’attesa, in costante movimento da un lato e totalmente bloccata sul lato opposto. È da tempo che lo diciamo: questo stato di cose deve finire, questo caos disorganizzato deve essere fermato”.

I migranti continuano ad arrivare nel porto del Pireo, nonostante sappiano di non poter continuare il loro viaggio. La Grecia ha chiesto aiuto alla Commissione Europea, in considerazione dell’enorme quantità di rifugiati.

“Abbiamo a che fare con un problema che supera i poteri del Paese – dice invece il Premier ellenico, Tsipras -, un problema che supera la forza di un Governo e le debolezze innate dell’Unione europea: quest’ultima non sembra in grado di porre rimedio alle criticità e trovare soluzioni efficaci per distribuirne equamente il peso tra le Nazioni”.

Secondo l’organizzazione Medici Senza Frontiere, l’attuale numero di migranti in Grecia è quattro volte superiore alla capacità dei campi al valico di frontiera, tanto che malattie e infezioni potrebbero iniziare a diffondersi in maniera incontrollabile.