ESCLUSIVO, Dimitri Medvedev su Euronews: "in Siria negoziare a oltranza o sarà il caos"

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È la Siria uno dei temi più importanti alla conferenza sulla sicurezza che si tiene a Monaco di Baviera. Per cercare di capirne di più Euronews ha

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È la Siria uno dei temi più importanti alla conferenza sulla sicurezza che si tiene a Monaco di Baviera. Per cercare di capirne di più Euronews ha parlato con uno dei protagonisti di questi negoziati, il premier russo Dimitri Medvedev. La sua parola d’ordine resta una: negoziati a oltranza. L’intervista integrale andrà in onda questa domenica, nel programma “Global conversations”.

Isabel Kumar, Euronews: “Che cosa intende fare, esattamente, la Russia per disinnescare la polveriera siriana?

Dimitri Medvedev: “Se il segretario di Stato americano Kerry vuole una guerra lunga, allora può iniziare le operazioni di terra, ma non vedo alcuna necessità di terrorizzare nessuno. Abbiamo bisogno di negoziare, così come abbiamo detto con il ministro Lavrov. Non possiamo discutere pensando a un’eventuale operazione di terra congiunta con i paesi arabi. Ho sempre risposto nella stessa maniera e voglio ripetermi. Nessuno vuole una nuova guerra. Un’operazione di terra è proprio questo. Una guerra sul vasta scala. Non possiamo non considerarlo”.

Isabel Kumar, Euronews: “Ovviamente, uno dei punti chiave, riguarda il futuro del presidente Assad. La Russia continuerà in ogni caso a sostenerlo?

Dimitri Medvedev: “La Russia non sostiene personalmente il presidente Assad, la Russia mantiene rapporti amichevoli con lo Stato siriano da tempo. Rapporti precedenti alla presidenza di Bashar al Assad. Siamo arrivati al punto che non esiste al momento un potere legittimo in Siria a parte quello di Bashar al Assad. La cosa può piacere o meno, ma è lui il presidente in carica. Se lo esautoriamo delle sue funzioni sarà il caos. Lo stesso caos che abbiamo visto in altri paesi in medioriente”.

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