Italia: la stepchild adoption non convince le famiglie di fatto, "diritto parziale"

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Di Salvatore Falco
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Marco e Giampietro vivono a Roma e hanno due gemelli. I piccoli sono nati da una madre surrogata negli Stati Uniti e legalmente appartengono solo a

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Marco e Giampietro vivono a Roma e hanno due gemelli. I piccoli sono nati da una madre surrogata negli Stati Uniti e legalmente appartengono solo a Marco. Il progetto di legge sulla Unioni civili in discussione nel parlamento italiano potrebbe dare a Giampietro i suoi diritti di genitore e garantire e ai figli un genitore in più.

“È come avere una protezione, un’assicurazione – spiega Marco Puccioni – Qualcosa che, in caso di eventi spiacevoli, come la scomparsa del genitore legale, permetterebbe alla famiglia di continuare a esistere”.

Chi si oppone alla legge contesta soprattutto la possibilità di adozione del figlio naturale del partner, la stepchild adoption. Per Marco si tratta invece di un diritto parziale: “L’adozione perché significa per lui diventare il padre legale di David e Dennis – aggiunge Marco – ma non ai suoi genitori di diventare nonni. È un’adozione parziale, non completa”.

La stepchild adoption è uno dei punti più discussi della legge sulle unioni civili. Il confronto in parlamento rischia di portare il testo ad un voto ‘al buio’. David e Dennis attendono.

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