È ormai scontro al calor bianco fra Teheran e Arabia Saudita ma anche fra due correnti dell’Islam, i sunniti e gli sciiti. Riad, dove vige un regime
È ormai scontro al calor bianco fra Teheran e Arabia Saudita ma anche fra due correnti dell’Islam, i sunniti e gli sciiti. Riad, dove vige un regime sunnita, giustizia un noto religioso sciita, ma di nazionalità saudita, per terrorismo. È allora che in Iran, paese sciita, centinaia di persone assaltano sia l’ambasciata saudita nella capitale, che il consolato a Mashaan. Le uniche due rappresntanze diplomatiche saudite in Iran.
Alcune decine di manifestanti sono stati arrestati. Il noto clerico sciita ucciso era lo sceicco al Nimr, uno dei quattro sciiti sui 47 condannati a morte. Un’esecuzione criticata comunque anche a livello ufficiale in Iran.
Video shows protesters inside Saudi embassy in Tehran pic.twitter.com/DEmsNLI6ZG
— Sobhan Hassanvand (@Hassanvand) 2. Januar 2016
Lo sceicco Al Nimr, che nel 2009 aveva fatto appello alla secessione delle province orientali saudite, ricche di petrolio e dove vive la maggioranza dei due milioni di sciiti del Regno, era stato condannato lo scorso anno da una Corte speciale a Riad per sedizione e per avere posseduto armi.
Molte persone sono scese in strada per protestare contro la sua esecuzione nella stessa Arabia Saudita.
Lo sceicco al Nimr, accusato di essere pro-Iran, in un incontro pubblico aveva sfidato Riad e le sue purghe antisciite e detto: “perché ci attaccate? Attaccate l’Iran se ne siete capaci, ma non prendetevela con noi”.
Anche il presidente iraniano Hassan Rohani ha condannato l’esecuzione.
I hereby condemn #SheikhNimr's execution & send my condolences to his family & Muslim world. This act violates human rights & Islamic values
— Hassan Rouhani (@HassanRouhani) January 3, 2016