Rabbia e proteste nel mondo sciita per l'esecuzione di al-Nimr in Arabia Saudita

Manifestazioni contro il regime saudita anche in Bahrein, contro l’esecuzione di Nimr al-Nimr. I dimostranti sono scesi in strada in diverse località del Paese (Sitrah, Barbar, Twidrat). Anche il Bahrein è governato da una dinastia sunnita e nel 2011 è stato teatro di proteste da parte della maggioranza sciita che chiedeva un ruolo maggiore nella vita politica.
Contro la morte di Nimr al-Nimr anche l’ayatollah iraniano Ali Khamenei: “Il risveglio non può essere eliminato”, scrive su twitter, paragonando l’Arabia Saudita all’Isil.
Awakening is not suppressible. 16/5/2015
#SheikhNimr, #NimrAlNimr, #NimrMartyredpic.twitter.com/bVTz61FTDN
— Khamenei.ir (@khamenei_ir) 2 Gennaio 2016
Condannano l’esecuzione anche le milizie sciite impegnate contro il sedicente Stato Islamico in Iraq, tramite il portavoce Karim Al-Nuri: “Questo atto è avvenuto in un momento molto complicato,speravamo di cancellare la tensione settaria in questa regione, ma il sangue del martire Nimr al-Nimr rappresenta un messaggio per provocare l’Iran e gli sciiti ad Al-Ahsa, Qatif e nel Bahrein, e nell’intera regione”.
Centinaia di sciiti hanno protestato a Srinagar, nel Kashmir indiano, intonando slogan contro l’Arabia Saudita, gli Stati Uniti, Israele e l’Isil. “Le autorità saudite utilizzano le esecuzioni per regolamenti di conti politici, con il pretesto della lotta contro il terrorismo”, ha commentato Amnesty International.