Le proteste in difesa della democrazia rischiano di provocare una rivolta popolare in Polonia. Contro il progetto di riforma della Corte
Le proteste in difesa della democrazia rischiano di provocare una rivolta popolare in Polonia. Contro il progetto di riforma della Corte Costituzionale presentato dal partito di governo Diritto e Giustizia sono sorti decine di comitati in difesa della democrazia. Le nuove nomine dei nuovi giudici hanno portato in piazza migliaia di persone.
“L’attacco alla Corte costituzionale sotto forma di una riforma potrebbe portare a una situazione in cui non ci sarà più la garanzia democratica – dice Mateusz Kijowski, uno degli organizzatori della protesta – La Polonia affronterà la dittatura della maggioranza, che è il modo più semplice per arrivare alla dittatura”.
Anche l’ex Presidente, Lech Walesa, mette in guardia il governo, evocando addirittura lo spettro della “guerra civile”. Il premio Nobel per la Pace chiede un referendum per tentare di revocare il mandato del presidente Andrzej Duda e accorciare l’attuale legislatura.