“Non ti dimenticheremo Tahir Elçi”: è il pensiero che ha riunito decine di migliaia di persone a Diyarbakir. Nella città nel Sud-Est della Turchia si
“Non ti dimenticheremo Tahir Elçi”: è il pensiero che ha riunito decine di migliaia di persone a Diyarbakir. Nella città nel Sud-Est della Turchia si sono svolti i funerali del leader degli avvocati curdi, ucciso sabato nella stessa Diyarbakir raggiunto da colpi di pistola durante un incontro pubblico. L’ultimo saluto è stato dato anche ai due agenti di polizia morti nello scontro a fuoco.
Molti i colleghi avvocati presenti: “Sia chiaro, noi raccoglieremo la sua eredità e porteremo avanti la sua battaglia per la legalità e i diritti. Il suo impegno non è morto con lui, lo dico come difensore dei diritti umani, suo collaboratore e amico. Noi tutti seguiremo le sue orme”, ha detto Erdal Aydemir che ha diretto la Diyarbakır Bar Association prima di Tahir Elçi.
La bara avvolta dalla bandiera curda è portata a spalla dagli amici e colleghi. Di “delitto politico” ha parlato il partito filo-kurdo Hdp. Tahir Elçi era stato arrestato e poi rilasciato in attesa di giudizio per aver sostenuto che il Pkk non è un’organizzazione terroristica, come ritenuto da Ankara.
“Gli hanno sparato alla nuca e il ramo dell’ulivo simbolo della pace è caduto dalla sua bocca”, ha affermato la moglie accanto a sua figlia nella cerimonia.
Le autorità turche protendono per la pista dell’incidente, l’avvocato sarebbe rimasto vittima del fuoco tra la polizia e sconosciuti assalitori.