L’aviazione francese è tornata a bombardare posizioni del sedicente stato islamico a Raqqa in Siria, la notte scorsa. Dieci caccia, partiti da
L’aviazione francese è tornata a bombardare posizioni del sedicente stato islamico a Raqqa in Siria, la notte scorsa. Dieci caccia, partiti da Emirati Arabi Uniti e Giordania, hanno sganciato 16 bombe, distruggendo un centro di comando e uno di addestramento dell’Isil, secondo il ministero della Difesa.
Per la lotta contro il terrorismo , davanti al Congresso riunito ieri a Versailles, il presidente francese Hollande ha chiesto un cambiamento costituzionale, più uomini per la difesa (5.000 posti in più nella polizia e nella gendarmeria, 2.500 nella giustizia e 1000 nella dogane) e un fronte più vasto a livello internazionale.
“È necessaria la mobilitazione di tutti coloro che possono davvero lottare contro quest’esercito terrorista nel quadro di una grande e unica coalizione”, ha affermato Hollande. “È a questo che lavoriamo. Con questo spirito incontrerò nei prossimi giorni il presidente statunitense Obama e quello russo Putin per unire le nostre forze e ottenere un risultato che per il momento è stato rinviato troppo a lungo”.
Oggi Hollande incontra il segretario di Stato statunitense John Kerry, arrivato ieri sera a Parigi. I due Paesi hanno rafforzato la cooperazione militare, in particolare con lo scambio di informazioni necessarie per i bombardamenti francesi a Raqqa.