Turchia, proteste contro la repressione della stampa libera

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Di Roberto Alpino
Turchia, proteste contro la repressione della stampa libera

Al grido di “L’informazione libera non puo essere fermata”, si registrano veementi proteste ad Istanbul contro la repressione della libertà di stampa.

Circa 500 i dimostranti che si sono radunati davanti agli uffici di Bugun TV, molto lontana dalle posizioni di Erdogan, in risposta al raid effettuato dalla Polizia, che ne ha interrotto con la forza le trasmissioni.

“Sono qui a causa della censura imposta alla stampa – dice questa manifestante -, e per la situazione che si è venuta a creare. Sono qui in nome della democrazia contro la crudeltà nei confronti dell’informazione”.

Il Governo, intanto, accusa gli oppositori di destabilizzare lo Stato in previsione delle elezioni del 1 novembre.

“In un modo o nell’altro – afferma il co-leader del Partito pro Curdo, Demirtas -, per un lungo periodo di tempo siamo stati oggetto di una moltitudine di pratiche illegali e incostituzionali, che non trovano fondamento in alcuna legge nazionale o internazionale. In tal senso, dunque, il raid non ci sorprende, tuttavia è un atto inaccettabile”.

Le forze dell’ordine hanno utilizzato gas lacrimogeni, spray al peperoncino e cannoni ad acqua per sedare il malcontento, mentre alcuni Pubblici Ministeri hanno tacciato le sommosse alla stregua di un’“organizzazione terroristica”.

Negli ultimi 25 giorni, il 90% delle trasmissioni dal vivo della tv di Stato Trt sono state dedicate al presidente o al suo partito Akp, lasciando le briciole all’opposizione.