Scoppia un nuovo “datagate”. In Germania i servizi segreti tedeschi avrebbero sorvegliato o meglio spiato di propria iniziativa ambasciate e
Scoppia un nuovo “datagate”. In Germania i servizi segreti tedeschi avrebbero sorvegliato o meglio spiato di propria iniziativa ambasciate e istituzioni europee, obiettivi di diversi Paesi alleati, come la Francia e gli Stati Uniti. E sulla questione riesplode la polemica politica: il ministro della Giustizia Heiko Maas, smentendo lacune giuridiche, ha sottolineato l’importanza di riformare l’Intelligence, rilanciando la proposta spinta dai socialdemocratici. Riforme o no secondo i Verdi la Cancelleria era al corrente di tutto, non poteva non sapere quello che i servizi segreti stavano facendo.
Questa controversa attività di spionaggio sarebbe avvenuta fino alla fine del 2013, secondo quanto riferito dal presidente della commissione parlamentare che indaga sul caso. Negli ultimi anni il datagate ha provocato diversi problemi a Berlino, specie nelle relazioni con Washington. A partire dall’affaire sul cellulare della Cancelliera Angela Merkel pare intercettato dagli americani dell’NSA.