Air France: interviene il governo, Hollande "danno all'immagine della Francia"

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Di Salvatore Falco
Air France: interviene il governo, Hollande "danno all'immagine della Francia"

Le immagini dei manager Air France in fuga dai dipendenti per evitare il linciaggio costringono all’intervento il governo.

È un danno all’immagine della Francia, dice il Presidente François Hollande e il Primo ministro, Manuel Valls, si reca al quartier generale del gruppo.

L’esecutivo, azionista al 17% della compagnia, è chiamato in causa dai sindacati che chiedono di scongiurare il piano da 2900 licenziamenti.

I giornali europei danno ampio spazio al raid ad una riunione cruciale del gruppo nei pressi dell’aeroporto Charles-de-Gaulle. L’amministratore delegato, Frederic Gagey, si è messo in salvo e a pagarne le spese è stato Xavier Broseta, il capo del personale.

“A livello personale, sono ovviamente scioccato e deluso – ha commentato il giorno dopo Broseta – ma non vorrei che questa ondata di indignazione colpisca il complesso dei lavoratori e dei sindacati di Air France”.

Chi semina vento raccoglie tempesta, è la reazione dei sindacati. La compagnia, il primo ottobre scorso ha annunciato un piano che prevede la riduzione del 10% dei collegamenti a lungo raggio, lo stop a 35 collegamenti settimanali e, soprattutto, i 2.900 esuberi.

“Noi non perdoniamo tali atti, ma credo che questo sia dovuto all’esasperazione. I dipendenti hanno compiuto sacrifici enormi e ora i padroni ci dicono che ci licenziano – Christophe Mallogi, rappresentante del sindacato FO – Questo discorso non è accettabile e i lavoratori manifestano in maniera piuttosto violenta”.

La battaglia tra l’impresa e i sindacati dura da oltre un anno. L’impatto sui conti del gruppo è stato pesante: circa 500 milioni di euro in meno nel risultato operativo.