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Putin: pronti a collaborare con Usa su Siria ma niente truppe di terra

Putin: pronti a collaborare con Usa su Siria ma niente truppe di terra
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Di Euronews
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La Russia si dice pronta a collaborare con gli Stati Uniti per risolvere la crisi in Siria ma esclude l’invio di truppe di terra e ribadisce il

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La Russia si dice pronta a collaborare con gli Stati Uniti per risolvere la crisi in Siria ma esclude l’invio di truppe di terra e ribadisce il proprio appoggio al Presidente Bashar Al-Assad come solo interlocutore possibile nella lotta contro l’autoproclamato Stato Islamico.

Vladimir Putin ha parlato alla tv russa dopo 95 minuti di faccia a faccia a porte chiuse con Barack Obama a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

“Il dialogo con Obama è stato franco e costruttivo. Abbiamo numerosi argomenti in comune ma anche notevoli divergenze, che sarebbe qui superfluo ripetere. Ma in definitiva è assolutamente possibile lavorare assieme sui problemi comuni” ha detto Putin parlando con la televisione russa.

Contrario all’idea che Assad debba essere escluso dal processo di transizione, il Capo del Cremlino ha ribadito che non possono essere Barack Obama o il Capo di Stato francese François Hollande a decidere il destino del popolo siriano. La posizione di Parigi è tra le più ferme nel chiedere l’estromissione di Bashar Al-Assad da ogni processo di transizione politica in Siria.

“Non bisogna farsi guidare dalle ambizioni ma dai valori che abbiamo in comune e dai comuni interessi basati sul diritto internazionale” aveva detto ore prima, nel discorso all’Assemblea Generale, il Presidente russo. “Dobbiamo unire le forze per trovare soluzioni ai nuovi problemi creando un’ampia coalizione internazionale contro il terrorismo”.

Secondo il Capo dello Stato russo l’Iran, l’Arabia Saudita, la Turchia e la Giordania potrebbero fare parte di una futura coalizione anti-terrorismo.

L’inviato di euronews a New York Stefan Grobe: “Washington è pronta a cooperare con Mosca sulla Siria, nonostante le dure critiche che Obama ha rivolto a Putin. Se poi il suo faccia a faccia con il leader russo avrà qualche conseguenza concreta in Medio Oriente è difficile da dire. Ma Obama non ha tante scelte a disposizione”.

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