Allarme della Croazia sui rifugiati: "Arrivi record, siamo al collasso"

Allarme della Croazia sui rifugiati: "Arrivi record, siamo al collasso"
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Di Diego Giuliani
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Prosegue il braccio di ferro con la Serbia sui mezzi pesanti. Belgrado: "Riaprite al transito o da mezzanotte scatteranno le rappresaglie"

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9.000 arrivi nella sola giornata di ieri, quasi cinque volte tanto in una settimana. Numeri snocciolati dal Ministro degli interni croato e immagini dal confine con la Serbia ribadiscono alla politica oggi riunita a Bruxelles, l’urgenza di un intervento coordinato per risolvere la crisi dei rifugiati.

A #opatovac continuo arrivi bus da #bapska Lunghe code per accesso a campo di accoglienza #overthefortress#refugeespic.twitter.com/Lm3dGS6MjJ

— Melting Pot (@MeltingPotEU) 23 Settembre 2015

Zagabria parla di cifre record e denuncia: aperto appena qualche giorno fa, il centro di registrazione di Opatovac è già quasi al collasso.

Alla vicina Serbia, che da giorni reindirizza verso il suo territorio il flusso dei migranti, le autorità hanno risposto chiudendo gran parte dei posti di frontiera.

A farne le spese è da lunedì anche il traffico dei mezzi pesanti sulla Belgrado-Zagabria, il principale asse autostradale fra i due paesi. Da ieri la Croazia ha aperto a quelli che trasportano beni deperibili, ma sugli altri il braccio di ferro prosegue. A mezzanotte scade l’ultimatum della Serbia: “O riaprite del tutto – dicono – o passeremo alle rappresaglie”.

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