Allarme della Croazia sui rifugiati: "Arrivi record, siamo al collasso"

9.000 arrivi nella sola giornata di ieri, quasi cinque volte tanto in una settimana. Numeri snocciolati dal Ministro degli interni croato e immagini dal confine con la Serbia ribadiscono alla politica oggi riunita a Bruxelles, l’urgenza di un intervento coordinato per risolvere la crisi dei rifugiati.
A #opatovac continuo arrivi bus da #bapska Lunghe code per accesso a campo di accoglienza #overthefortress#refugeespic.twitter.com/Lm3dGS6MjJ
— Melting Pot (@MeltingPotEU) 23 Settembre 2015
Zagabria parla di cifre record e denuncia: aperto appena qualche giorno fa, il centro di registrazione di Opatovac è già quasi al collasso.
Alla vicina Serbia, che da giorni reindirizza verso il suo territorio il flusso dei migranti, le autorità hanno risposto chiudendo gran parte dei posti di frontiera.
A farne le spese è da lunedì anche il traffico dei mezzi pesanti sulla Belgrado-Zagabria, il principale asse autostradale fra i due paesi. Da ieri la Croazia ha aperto a quelli che trasportano beni deperibili, ma sugli altri il braccio di ferro prosegue. A mezzanotte scade l’ultimatum della Serbia: “O riaprite del tutto – dicono – o passeremo alle rappresaglie”.