Animalisti e amanti della corrida si sono scontranti in Spagna a Tordesillas,180 chilometri a nord di Madrid, in occasione della festa del ‘Toro de
Animalisti e amanti della corrida si sono scontranti in Spagna a Tordesillas,180 chilometri a nord di Madrid, in occasione della festa del ‘Toro de la Vega’. Ogni estate dal 1453 gli abitanti del comune castigliano si armano di lance e come nel Medioevo danno la caccia all’animale che poi viene ucciso. La manifestazione è considerata un bene culturale nazionale. Gli animalisti gridano ‘‘assassini” e ne chiedono l’abolizione, una campagna on line ha raccolto 120mila firme.
“Siamo arrivati da tutta la Spagna”, spiega un’attivista. “Siamo qui per difendere un animale indifeso che viene torturato, diversi abitanti di questo villaggio hanno provocato e aggredito qualcuno di noi”.
“Sono passati 500 anni da quando Giovanna I di Castiglia ha regalato il primo toro”, dice invece una residente. “Questa festa è sempre stata celebrata”.
La festa del ‘Toro de la Vega’ ha diviso la Spagna, opinione pubblica e classe politica, occupando le pagine dei giornali. El Pais è sceso in campo, chiedendo la fine di questa “brutalità ripugnante, residuo di un passato che si sta superando”.