L'inizio della fine di Ebola: l'Africa Occidentale fuori dall'incubo

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Di Euronews
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L’Africa Occidentale verso la fine dell’incubo Ebola. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), la devastante epidemia potrebbe essere

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L’Africa Occidentale verso la fine dell’incubo Ebola. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), la devastante epidemia potrebbe essere debellata entro la fine dell’anno.

L’epidemia nella regione è stata senza precedenti, la più grave dal 1976. Il virus è stato diagnosticato nel sud della Guinea nel 2013 e in poco meno di due anni ha provocato un bilancio di più di 27.678 persone infette e 11.300 persone morte tra Liberia, Guinea Conakry e Sierra Leone.

La Sierra Leone spera di potersi unire alla Liberia, dichiarata “ebola free” dall’OMS nel maggio scorso. Solo in Guinea si registrano ancora nuovi casi della febbre tropica. L’Organizzazione mondiale della sanità ha fatto sapere che in Guinea – Paese che sta ancora lottando contro il virus – i nuovi casi di contagio sono scesi da 20-30 a soli 2-3 a settimana.

Nel dicembre del 2013 fu diagnosticato il primo caso in Sierra Leone che il 24 agosto scorso ha celebrato la guarigione dell’ultima persona infetta che è stata dimessa dall’ospedale. Adama Sankoh, 34 anni, è questo il nome del paziente dimesso dall’ospedale di Makeni, la terza città del Paese: “L’inizio della fine dell’ebola nel nostro Paese”, ha dichiarato il presidente, Ernest Bai Koroma. L’Organizzazione mondiale della salute ha affermato che servono 42 giorni senza ulteriori esami positivi per poter dichiarare ufficialmente debellata l’epidemia.

Today we release the last confirmed #Ebola patient from @IMC_UK ETU, which means today there are zero confirmed cases in all Sierra Leone.

— Josh Harris (@Jose_Harris) 24 Août 2015

There are now no Ebola positive cases in Sierra Leone. Last patient going home from Mateneh ETC tomorrow @IMC_Worldwide@DFID_UK

— sBill Boyes (@BoyesIMC) 23 Août 2015

“Gli abitanti della Sierra Leone si sono meritati di festeggiare l’importante traguardo raggiunto ma restano consapevoli che c‘è ancora lavoro da fare”, ha detto la portavoce dell’OMS Margaret Harris. “Se in Liberia l’epidemia potrà dichiararsi sconfitta qualora non si registrino altri episodi entro la prossima settimana, la Sierra Leone raggiungerà invece il traguardo a ottobre, in assenza di nuovi casi”, ha aggiunto. “Si celebra una pietra miliare, e penso che sia chiaro a tutti che si tratta di una pietra miliare sulla strada verso la sconfitta totale del virus”.

Incredible feeling to be leaving SL tomorrow, on the day 0+42 countdown to #zerocases starts. Massive step for Sierra Leone.

— Daniel Cooper (@drdjcooper) 23 Août 2015

Non bisogna abbassare la guardia, è questo l’invito del direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Margaret Chan. L’Oms sta studiano cure mediche per un eventuale futuro ritorno del virus e nuovi test per la diagnosi. “Il mondo ha imparato dalla crisi dell’ebola”, ha detto il direttore dell’organizzazione internazionale.
La battaglia contro l’ebola non è finita, avverte anche il presidente dell’associazione Medici senza Frontiere, Joanne Liu.

"Attention : la lutte contre #Ebola n’est pas finie" @JoanneLiu_MSF présidente de @MSFhttp://t.co/JonimLLeehpic.twitter.com/Dlp4EIFlh6

— MSF France (@MSF_france) 21 Août 2015

Il dottor Harris ha fatto sapere che l’Organizzazione mondiale della Sanità sta lavorando per fermare il contagio del virus entro la fine dell’anno. “Sconfiggere completamente l’ebola è difficile perché l’epidemia è stata su larga scala. E’ stata la più grande e potente mai conosciuta. Il virus persiste negli organismi delle persone quindi anche nell’ambiente.

Come l’Africa occidentale ha combattuto l’Ebola

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