Oggi Catania osserva il lutto cittadino. Ieri sera i fuochi d’artificio per la festa della patrona Sant’Agata hanno taciuto per lasciare spazio ai
Oggi Catania osserva il lutto cittadino. Ieri sera i fuochi d’artificio per la festa della patrona Sant’Agata hanno taciuto per lasciare spazio ai palloncini bianchi lasciati volare nell’oscurità della notte siciliana. Quarantanove: lo stesso numero di persone che ha trovato la morte nel tentativo di attraversare le acque del Mar Mediterraneo, fossa cumune dell’Europa contemporanea inerme davanti al dramma dell’immigrazione.
La Procura di Catania ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina. Secondo le testimonianze raccolte dalle ong che hanno parlato con alcuni dei 313 sopravvissuti, i migranti deceduti erano stipati nella stiva del barcone partito dalle coste libiche. Sarebbero stati uccisi dai gas di scarico dei motori.
Ieri intanto una seconda imbarcazione è giunta a Reggio Calabria con a bordo 350 persone. A bordo c’era anche il corpo di una ragazza di 21 anni morta durante il tragitto. Sempre stando alle testimonianze rilasciate dai migranti sopravvissuti, il prezzo pagato agli scafisti libici per un “passaggio” in coperta varia tra i 1.200 e i 1.800 dollari. Circa la metà il prezzo pagato per viaggiare chiusi nella stiva. Poco più di 600 dollari per morire soffocati.