Nucleare iraniano: nulla di fatto a Vienna, scadenza rinviata a venerdì

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Di Euronews
Nucleare iraniano: nulla di fatto a Vienna, scadenza rinviata a venerdì

Una scadenza ulteriormente rimandata, sul tavolo viennese ancora questioni irrisolte sul nucleare iraniano. Teheran e il gruppo composto dai cinque membri del consiglio di sicurezza dell’Onu e dalla Germania non sono riusciti a raggiungere un accordo e si sono dati tempo fino a venerdì.

Tra i nodi da risolvere in particolare l’embargo sulle armi. Per gli Stati Uniti le restrizioni imposte dall’Onu devono restare in vigore in caso di accordo sul nucleare.

Ali Vaez, analista del think tank “International Crisis Group”: “L’Iran si chiede, se l’embargo resta in vigore, quale criterio e quale tappa intermedia userà la controparte lungo il cammino per revocarlo. Lo abolirà tra due, cinque, dieci anni. Resterà in vigore indefinitamente.
Dall’altro lato si sottolinea che se si abrogasse l’embargo sulle armi adesso, mentre il Medio Oriente è in subbuglio, si invierebbe un messaggio sbagliato ai Paesi della regione e si trasformerebbe quest’accordo in un accordo molto dannoso. Ci sono preoccupazioni politiche importanti da entrambe le parti”.

Nessuno vuole negoziati a oltranza, secondo la nostra inviata a Vienna. Washington ha fatto sapere che esclude altri tre o sei mesi di colloqui.

Reihaneh Mazaheri, euronews: “Risolvere le questioni ancora aperte richiede più tempo. E’ l’unica notizia importante emersa dai colloqui, sebbene i negoziatori dicano che la scadenza non dovrebbe venire estesa ulteriormente. Negli ultimi due giorni le discussioni sono durate fino a tarda notte. Entrambe le parti hanno sottolineato che è ora di risolvere le dispute, adesso o mai più”.