Mancano poche ore, poco più di un giorno, al vertice dei Capi di Stato e di Governo dell’eurozona, e appena una decina di giorni alla scadenza della
Mancano poche ore, poco più di un giorno, al vertice dei Capi di Stato e di Governo dell’eurozona, e appena una decina di giorni alla scadenza della tranche da un miliardo e seicento milioni che la Grecia dovrebbe pagare, pena il default.
Il Presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, ha mandato un minaccioso videomessaggio:
“Siamo vicini al punto in cui il governo greco dovrà scegliere tra accettare quella che credo sia una buona offerta per proseguire gli aiuti o dirigersi verso il default. Alla fine dei conti, questa è una decisione e una responsabilità greca, e può essere solo greca. C‘è ancora tempo, ma solo pochi giorni, usiamoli saggiamente”, ha detto Tusk nel video-messaggio, forse troppo carico di artifici retorici: luci e taglio dell’immagine, per esempio, non sembrano contribuire a renderlo convincente, almeno a giudicare dalle reazioni in Grecia: assenti.
D’altra parte in giornata il premier greco, Alexis Tsipras, era impegnato in Russia, a San Pietroburgo: ha deposto una corona sulla statua dell’eroe greco ma russo di nascita, Kapodistrias. Inviando contemporaneamente la propria minaccia all’Europa: quella del paventato avvicinamento di Atene a Mosca. In un’intervista, Tsipras ha detto che l’uscita di Atene dalla moneta unica sarebbe “l’inizio della fine della zona euro”.
C‘è da aspettarsi che il muro contro muro prosegua anche dopo il vertice di lunedì.