L’Austria non è abituata a una violenza come quella vissuta ieri: un SUV che si abbatte a fortissima velocità sulla folla, in una via pedonale di
L’Austria non è abituata a una violenza come quella vissuta ieri: un SUV che si abbatte a fortissima velocità sulla folla, in una via pedonale di Graz, tranquillissima città di 260.000 abitanti.
Decine di persone sono rimaste sul marciapiedi: tre, morte sul colpo. Un ventottenne travolto all’inizio, nei pressi della sinagoga, una venticinquenne in bicicletta, un bambino di quattro anni.
Trentaquattro i feriti, almeno sei dei quali sono in condizioni gravissime.
Gli inquirenti hanno rapidamente escluso il terrorismo: il gesto sarebbe dovuto a problemi familiari. L’uomo, sposato e padre di due bambini, aveva ricevuto un’ingiunzione di allontanamento, dopo alcuni casi di violenza coniugale.
Era ancora molto scosso il governatore regionale quando ha parlato alla stampa:
“Non c‘è una spiegazione, non c‘è un motivo possibile per tutto questo. Faremo tutto il possibile per dare tutte le risposte, in queste ore siamo con le famiglie delle vittime e dei feriti”.
Sul posto c’era anche il sindaco di Graz, che si è salvato per miracolo. Dopo la folle corsa, l’auto si è schiantata contro un negozio. Il conducente, dopo aver ferito altre due persone con un coltello, si è lasciato arrestare.