Si dimette il governo di unità palestinese, nuovo incarico a Hamdallah

Crisi nel governo di unità nazionale palestinese. Il primo ministro Rami Hamdallah ha dato le dimissioni e ha subito ricevuto dal presidente Mahmoud Abbas l’incarico di formare un nuovo esecutivo. Fallisce dunque il dialogo tra l’organizzazione laica Fatah e quella islamica Hamas avviato un anno fa, dopo anni di contrapposizione.
Ihab Bseiso, portavoce del governo palestinese: “Negli ultimi mesi il primo ministro Rami Hamdallah ha continuato a chiedere un rimpasto di governo, in particolare dopo la guerra a Gaza, per venire incontro a tutti i bisogni della popolazione, specialmente la popolazione della Striscia di Gaza dopo la guerra israeliana”.
Hamas è contrario allo scioglimento del governo e allo stesso tempo propone di sostituire l’esecutivo di tecnocrati con uno di politici, rappresentativi delle varie fazioni.
Fawzi Barhoum, portavoce di Hamas: “Qualsiasi cambiamento lo scioglimento del governo, l’accettazione delle dimissioni, la formazione di un nuovo esecutivo deve essere realizzato rispettando l’accordo siglato tra Hamas e Fatah. Si devono coinvolgere tutte le fazioni, perché è importante per tutti, non soltanto per Abbas o per Fatah”.
Oltre ai presunti negoziati segreti tra Hamas e Israele, a provocare la crisi anche la mancata ricostruzione a Gaza dove l’Autorità Palestinese non esercita il potere e dove regna Hamas dal conflitto con Fatah del 2007.