E se Napoleone avesse vinto a Waterloo?

E se Napoleone avesse vinto a Waterloo?
Di Daniela Castelli
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Alle porte delle celebrazioni per il 200° anniversario della Battaglia di Waterloo, Euronews si è voluta prestare al gioco per immaginare uno

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Alle porte delle celebrazioni per il 200° anniversario della Battaglia di Waterloo, Euronews si è voluta prestare al gioco per immaginare uno scenario storico alternativo.

La sera del 18 giugno 1815 Napoleone, nell’odierno Belgio, alza gli occhi e osserva la tetra pianura, e ricorda intimamente la sua vittoria. L’imperatore ha battuto le forze europee della coalizione.

Ovviamente si tratta di finzione! Ma, cosa sarebbe successo se Napoleone avesse vinto contro le armate anglo-prussiane?

Se Napoleone avesse vinto la battaglia, la stazione ferroviaria Waterloo di Londra non avrebbe avuto questo nome. Cosí come per la battaglia navale di Trafalgar: a Trafalgar Square gli inglesi hanno celebrato le vittorie dando nomi celebri a edifici e luoghi.

Nulla di nuovo, ovviamente, visto che i francesi hanno fatto lo stesso con le ‘proprie vittorie’: Austerlitz, Wagram, ecc.

Inaugurata nella capitale del Regno Unito nel 1848, la Waterloo Station fu inizialmente denominata Waterloo Bridge, per la vicinanza a un ponte sopra il Tamigi, la cui costruzione fu completata nel 1817.

Il ponte venne successivamente chiamato Strand Bridge. Ma, il duca di Wellington, dopo la vittoria su Napoleone, fece in modo che il ponte fosse rinominato e divenne il Waterloo Bridge.

Forse, se le truppe napoleoniche avessero vinto, oggi la stazione sarebbe stata la Strand Station o “La Gare de Napoleon”.

Sul fronte economico, una sconfitta britannica avrebbe fatto colare a picco il London Stock Exchange e compromesso l’esistenza della sterlina, oltre a veder indebolita in modo permanente la monarchia britannica.

A quei tempi, l’esito di una battaglia rappresentava un momento cruciale nella storia economca di una nazione, il paese vincitore avrebbe visto la propria moneta schizzare sui mercati.

Proprio come i Rothschild, la famiglia dei Mallet (altra famiglia del mondo degli affari) avrebbe inviato i suoi informatori sul campo di battaglia. Pensiamo a cosa sarebbe successo se quasi alla fine del combattimento fossero state diffuse informazioni su una potenziale vittoria di Napoleone.

Alla Borsa di Parigi, i rappresentanti della banca Mallet avrebbero giocato d’anticipo, puntando sulla sconfitta francese e la vittoria della coalizione anglo-prussiana. Il franco sarebbe crollato a favore della sterlina, fino a quando si sarebbe scoperta la verità.

Le poche ore di vantaggio avrebbero garantito alla famiglia Mallet, grazie all’inganno, una vera e propria fortuna.

Se Wellington fiosse stato sconfitto, quali sarebbero state le conseguenze politiche? A Londra i conservatori sarebbero stati sempre più screditati; la guerra costa cara. Il Whig Party, da sempre all’opposizione dell’assolutismo reale, sarebbe ritornato al potere e avrebbe rapidamente negoziato con Napoleone. Qualche tempo dopo il Regno Unito avrebbe optato per la neutralità e adottato le pratiche dell’Impero francese. Così, non senza opposizione, oltre la Manica si sarebbero accolti la guida a destra e il sistema metrico, per puro pragmatismo. Tutta finzione, si sa, ma val bene un sogno!

Gli scenari immaginari avrebbero potuto essere molti di piú. In ogni caso, il destino di Napoleone sarebbe stato segnato. Una vittoria a Waterloo avrebbe comunque prodotto l’inevitabile, ovvero la sua sconfitta. Anche se indeboliti, i paesi della coalizione, avrebbero comunque fatto di tutto pur di fermare la marcia dei pinguini.

Comunicazione carente, maltempo e problemi di saluteIn realtà, quel giorno, il 18 giugno 1815, nulla è andato come avrebbe dovuto: la catena di comando era carente, il meteo avverso come lo stato di salute del povero Napoleone.

Al “Memorial de Sainte Hélène”, Napoleone accusa i suoi marescialli Ney e Grouchy, di aver fallito per non aver rispettato gli ordini.

Alla vigilia della battaglia, un diluvio si abbattè sulla Vallonia. Il terreno molliccio e il campo fangoso diedero del gran filo da torcere durante le manovre della giornata. Ma, da questo punto di vista, gli avversari di Napoleone giocavano ad armi pari.

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Infine, la salute di Napoleone era debole. Secondo alcune fonti, l’imperatore soffriva di emorroidi, un problema non facile da gestire durante lo svolgimento di uno scontro decisivo.

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