Ue-Celac. Più fondi europei in Sud America. Ma su diritti umani nessun progresso

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118 milioni di euro d’investimenti europei in America Latina e l’eliminazione dei visti Schengen per i turisti peruviani e colombiani che viaggiano

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118 milioni di euro d’investimenti europei in America Latina e l’eliminazione dei visti Schengen per i turisti peruviani e colombiani che viaggiano nell’Unione Europea.

Sono i primi risultati concreti del secondo vertice Unione Europea-Celac, la Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi. A Bruxelles si sono radunati i capi di Stato e di governo e le delegazioni di 61 Paesi.

“I leader sperano di riavviare il processo di pace in Colombia e il futuro accordo politico e di cooperazione tra Unione Europea e Cuba, abbozzato l’anno scorso. Ambo le parti vorrebbero chiudere l’intesa entro fine 2015” dice la nostra corrispondente a Bruxelles Marta Vivas.

#CELAC2015 10 y 11 de junio en #Bélgica, bajo el tema: “Construyendo nuestro futuro común" http://t.co/MoSU4AiosKpic.twitter.com/YimXcdGRoZ

— Ildefonso Guajardo (@ildefonsogv) 11 Giugno 2015

Un vertice che mira ad aumentare la cooperazione tra le due sponde dell’Atlantico ma accompagnato da proteste che puntano il dito contro gli effetti perversi degli investimenti internazionali.

“Gli investimenti delle grandi multinazionali hanno creato diseguaglianze e aggravato la condizione di povertà nei nostri Paesi” dice una manifestante.

Il Presidente del Venezuela Nicolas Maduro e il cubano Raul Castro sono i convitati di pietra di un vertice in cui l’Europa vorrebbe parlare di diritti umani, tema sul quale tuttavia i leader latinoamericani fanno muro in nome della non-ingerenza.

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