Esclusivo. Il premier serbo Vucic ammonisce: i disordini nella Repubblica di Macedonia potrebbero estendersi ad altri Paesi dei Balcani

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Di Euronews
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Skopje rende omaggio agli agenti di polizia uccisi durante gli scontri nel nord della Repubblica di Macedonia

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A Skopje, cittadini della Repubblica di Macedonia hanno commemorato le vittime degli scontri e testimoniato solidarietà nei confronti dei poliziotti delle forze speciali impegnati nella repressione di un misterioso gruppo armato a Kumanovo, al confine con la Serbia.
“Siamo qui con i nostri amici albanesi e di altre comunità – dice un residente di Skopje -, siamo tutti uniti e insieme dimostriamo di voler combattere per la libertà e la democrazia che meritiamo”.
I morti negli scontri sono stati 22, tra cui 8 agenti.
In un’intervista rilasciata a euronews, il primo ministro serbo Aleksander Vucic ha risposto a una domanda sulla sicurezza nella regione.
“Investiremo – ha detto – tutto ciò che è necessario per aiutarli a superare questi problemi e creare stabilità nel loro Paese e fornirgli tutto ciò che ritengono necessario per raggiungere il loro scopo. Perché questa è la cosa più importante per tutti noi: se ci sono rivolte e disordini in Macedonia, questi possono diffondersi in altre zone dei Balcani occidentali”.

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