Mosca celebra i 70 anni dalla vittoria sul nazismo, ma il mondo non c'è

Mosca celebra i 70 anni dalla vittoria sul nazismo, ma il mondo non c'è
Di Alfredo Ranavolo
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I rapporti gelidi con gli Stati occidentali fanno disertare la cerimonia ai leader. Putin mette in mostra la potenza militare russa.

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Mosca festeggia i settant’anni dalla vittoria della “Grande guerra patriottica”, per tutti gli altri la Seconda guerra mondiale.

La Russia li ha celebrati in grande stile, con una parata senza precedenti sulla Piazza Rossa: hanno sfilato 16.000 soldati, alcuni provenienti da repubbliche ex sovietiche e altri Paesi come India e Cina.

I leader dei due colossi asiatici sono stati tra i pochi che hanno assistito alla cerimonia davanti al Cremlino, disertata da capi di Stato e di governo di Stati Uniti e dei principali Paesi europei.

Non certo per il disconoscimento del ruolo avuto dall’allora Unione Sovietica nella lotta al nazismo, ma per le nuove tensioni da guerra fredda generate dalla situazione in Ucraina.

Il presidente russo Vladimir Putin ha approfittato della cerimonia per mostrare al mondo la forza militare russa, in una sorta di braccio di ferro psicologico.

Oltre 200 mezzi militari, tra di essi alcuni esemplari del nuovo, supertecnologico carro armato T14.

In cielo 150 tra elicotteri e aerei.

Dopo la sfilata di uomini e mezzi, il corteo si è diretto ai giardini Alezandrovskij, per rendere omaggio, sulla tomba del milite ignoto, agli oltre 20 milioni di sovietici morti durante la seconda guerra mondiale, deponendo come da tradizione dei garofani rossi.

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