Usa: tutti contro Hillary, i Repubblicani e i Democratici in corsa per la Casa Bianca

Usa: tutti contro Hillary, i Repubblicani e i Democratici in corsa per la Casa Bianca
Di Salvatore Falco
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Hillary Clinton, l’uomo da battere. Mentre i Democratici sono alla ricerca di un rivale nelle primarie per scegliere il prossimo candidato alla

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Hillary Clinton, l’uomo da battere. Mentre i Democratici sono alla ricerca di un rivale nelle primarie per scegliere il prossimo candidato alla presidenza degli Stati Uniti, l’ex first lady ed ex Segretario di Stato statunitense è già in marcia.

“Ritengo che sia giusto dire che volete vedere, un giorno, un Presidente degli Stati Uniti d’America donna”, ha detto la candidata Democratica.

Battuta da Barack Obama nel 2008, Hillary Clinton tenta per la seconda volta di entrare alla Casa Bianca come Presidente. E questa volta ha voluto dalla sua parte proprio quei consiglieri che permisero a Obama di sovvertire i pronostici e di batterla.

Il suo passato tra le mura della Casa Bianca le dà un vantaggio rispetto agli avversari, al momento virtuali, di partito. Ma potrebbe rivelarsi un boomerang nella corsa finale e offrire un vantaggio ai repubblicani.

Ne è convinto Marco Rubio. Annunciando la sua candidatura con il partito dell’Elefante, il senatore della Florida ha già fatto capire dove batterà il tasto, descrivendola come “leader del passato”. Figlio di immigrati cubani, nato in Florida, bilingue, Rubio è contro la politica sull’immigrazione voluta da Obama. Dopo aver sostenuto la regolarizzazione di 5 milioni di immigrati ha fatto marcia indietro per guadagnare consenso a destra.

Stessa mossa per il senatore del Kentucky, Rand Paul, altro repubblicano in corsa. Ha messo da parte le idee libertarian del padre Ron, per inseguire posizioni più vicine alla tradizione del Grand Old Party, come l’aumento del budget del Pentagono. Intende giocare nella corsa alla Casa Bianca anche la carta dell’uomo comune contro gli esponenti dei grandi interessi.

La sfida più difficile per lui è già alle porte: Paul dovrà affrontare Ted Cruz, il repubblicano del Texas, arrivato, anche lui, al Senato con il Tea Party. I due si contenderanno, alle primarie, l’appoggio della base ultra conservatrice. Figlio di un esule cubano e senatore dal 2013, Cruz è contrario all’aborto e alla regolamentazione delle armi.

È stato il primo Repubblicano a dichiarare la sua candidatura, ma potrebbe non essere sufficiente contro Jeb Bush e la sua dinastia. 62 anni, ex governatore della Florida, Bush ha già avviato una campagna esplorativa per la sua possibile candidatura. Il suo cognome mobiliterebbe, da subito, importanti donatori.

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