Ucraina, ultimatum dei ribelli filo-russi: Kiev approvi status speciale per il Donbass

Nuovo ultimatum dei ribelli filo-russi al governo ucraino: l’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk sollecita Kiev ad approvare un nuovo status per le regioni separatiste.
Un imprecisato decentramento di poteri era previsto nell’accordo sottoscritto a Minsk il 12 febbraio scorso. I ribelli rivendicano però l’autonomia.
“Kiev ha 24 ore di tempo per rispettare gli impegno presi – afferma un portavoce delle autorità ribelli di Donetsk – se il Parlamento non adotterà questa decisione nelle prossime 24 ore, sarà evidente a tutti che Kiev non intende rispettare le linee guida per la pace”.
Conquistata dai separatisti dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco, Debaltseve è una delle località il cui futuro appare più incerto. Ma la questione dello status è irrilevante per molti residenti, alle prese con ben altri problemi.
“Non mi importa di essere governato dalla Repubblica popolare di Donetsk o da quella di Luhansk – sostiene Vladimir – Mi importa che la gente di qui possa avere una vita decente, lavorare e ricevere la pensione. Tutto il resto mi è indifferente. Voglio solo che si possa vivere bene”.
“Non riesco a considerare Debaltseve come parte dell’Ucraina – afferma Inna – da quando è morta mia madre, Debaltseve per me non è più Ucraina”.
Il cimitero di tank che circonda la città ricorda a tutti che basterebbe poco per far riprendere gli scontri, anche se il presidente ucraino Poroshenko ritiene che il conflitto stia gradatamente perdendo intensità.