Ambasciatore USA aggredito a Seul. Kerry: "Non cederemo alle minacce"

Ambasciatore USA aggredito a Seul. Kerry: "Non cederemo alle minacce"
Di Diego Giuliani

A Mark Lippert anche gli auguri del presidente Obama. Il diplomatico reduce da un intervento chirurgico di due ore e mezza

L’attacco al suo ambasciatore in Corea del Sud non farà arretrare gli Stati Uniti dalla difesa dei propri interessi. A parlare è il Segretario di Stato John Kerry, che dall’Arabia Saudita ha fatto eco agli auguri di pronta guarigione rivolti dal presidente Obama al diplomatico Mark Lippert.

Aggredito a Seul, nel corso di un incontro dedicato alla riunificazione delle due coree, l’ambasciatore è stato poi sottoposto a un intervento chirurgico di due ore e mezza.

I numerosi colpi di coltello ricevuti al volto e a un polso hanno richiesto 80 punti di sutura. Già noto alle autorità per una tentata aggressione all’ambasciatore giapponese, l’assalitore ha poi motivato il suo gesto con la volontà di protestare contro una esercitazione militare congiunta di Corea del Sud e Stati Uniti.

Con riferimento alla stessa esercitazione, alle proteste subito inscenate a Seul contro il Nord, l’agenzia di stampa ufficiale di Pyongyang ha replicato parlando di “aggressione meritata” e “punizione per l’atteggiamento guerrafondaio degli Stati Uniti”.

Su Twitter l’ambasciatore Mark Lippert ha intanto scritto di volersi rimettere al più presto al servizio dell’amicizia tra Stati Uniti e Corea del Sud.

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