Rischiano fino a 15 anni di prigione i 3 giovani arrestati a New York che secondo l’accusa sarebbero stati pronti a partire per la Siria e combattere accanto ai militanti dell’autoproclamato Stato Islamico.
Una delle persone incriminate, tutte di età compresa tra i 19 e i 30 anni, aveva espresso l’intenzione di sparare al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
“Sono tattiche accusatorie davvero grette” ha commentato uno degli avvocati della difesa. “Non c‘è nessun tentativo di intervenire, di discutere, di comprendere. C‘è solo la foga dell’accusa, dell’arresto, della condanna. Ci terrei a ricordare che secondo la legge ciascuno gode della presunzione d’innocenza sul suolo degli Stati Uniti”.
Originari del Kazakistan ed Uzbekistan gli accusati progettavano di imbarcarsi dal Jkf di New York e tenevano in considerazione l’ipotesi di dirottare il volo per atterrare nel territorio controllato dagli estremismi islamici che in tal modo avrebbero avuto un aereo a disposizione. Le accuse di basano in buona parte sulle discussioni tenute dai 3 sui social network. L’Fbi afferma che un’indagine era in corso da mesi per seguire i sospetti.