Torino-Lione, per Hollande non ci sono più ostacoli

Torino-Lione, per Hollande non ci sono più ostacoli
Di Alfredo Ranavolo
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Al vertice franco-italiano di Parigi si è parlato anche dell'alta velocità. Giovedì il dossier alla commissione europea.

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Fra i tanti temi del vertice franco-italiano di Parigi, non poteva mancare una questione annosa che si trascina da anni e riguarda i due Paesi: l’alta velocità fra Torino e Lione.

Il dossier sarà trasmesso giovedì alla commissione europea, che dovrebbe finanziare il 40% degli 8,5 miliardi di euro del costo complessivo della tratta. L’Italia dovrebbe sborsare 2,9 miliardi di euro, la Francia 2,2 miliardi.

Circa un miliardo di euro è stato già speso per i lavori preparatori.

Dal Cipe è arrivato il 20 febbraio il via libera definitivo alla tratta di competenza italiana.

Dopo l’abbandono dell’idea dell’ecotassa, il governo francese non ha ancora reso noto come finanzierà la sua parte del progetto.

“Possiamo ormai dire – ha affermato François Hollande – che la Torino-Lione non è solo programmata, ma lanciata. La sua realizzazione richiederà ancora del tempo, ma non c‘è più alcun freno, alcun ostacolo per procedere nella realizzazione di quest’opera”.

Parole che accenderanno gli animi dei comitati “No Tav”, da sempre contrari a quello che definiscono un progetto inutile ed eccessivamente costoso.

Tra le due città esiste già un collegamento ferroviario, inadeguato all’alta velocità e sul quale i treni impiegano quattro ore per percorrere meno di 300 chilometri.

Sotto accusa, in particolare il gigantesco tunnel da 57 chilometri che cambierà per sempre il paesaggio della Val di Susa.

Sulla realizzazione dell’opera pende anche un’inchiesta dell’ufficio antifrode europeo.

Nel vertice di Parigi si è parlato anche dei temi caldi della politica internazionale e si sono poste le basi per dei progetti economici bilaterali, nell’ambito del piano di rilancio da 315 miliardi di euro promesso dal presidente della commissione europea Jean Claude Juncker.

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