È corsa contro il tempo per cercare di fermare a Giacarta la mano del boia. Residue speranze per i due australiani detenuti per droga e condannati
È corsa contro il tempo per cercare di fermare a Giacarta la mano del boia. Residue speranze per i due australiani detenuti per droga e condannati alla pena capitale dalla giustizia indonesiana.
A fronte dei ripetuti rifiuti di Giacarta a rivedere la decisione, il premier australiano Tony Abbott ha avvertito che la sentenza, se realizzata, avrà pesanti conseguenze nelle relazioni fra i due paesi: “Questi giovani hanno sbagliato e dovranno certamente pagare, ma non con la pena di morte. Lo abbiamo ripetuto all’Indonesia”, ha detto Abbott.
L’Indonesia ha leggi antidroga estremamente severe. Ci sono otto persone nel braccio della morte in attesa di sentenza. Sette sono straniere provenienti da Brasile, Nigeria, Francia, Ghana e Filippine.
Il 18 gennaio erano già state giustiziate sei persone accusate di reati connessi alla droga. Anche loro straniere.