Il ricordo, il dolore, la riconciliazione. Dresda 70 anni dopo le bombe

Settant’anni dopo i bombardamenti alleati che la rasero al suolo, Dresda si è raccolta per fare la pace con il suo doloroso passato.
Un’occasione che il presidente tedesco Joachim Gauck ha colto per rivolgere un messaggio di tolleranza alle presenti e future generazioni.
Gedenken in Dresden: #Gauck warnt vor Relativierung der deutschen Kriegsschuld #Dresden1945http://t.co/PmynMd3IXspic.twitter.com/ZkGznefei3
— SPIEGEL ONLINE (@SPIEGELONLINE) 13 Febbraio 2015
“Una commemorazione che si limiti a considerare la colpa dell’altro non farebbe che mettere le nazioni le une contro le altre – ha detto Gauck -. Quanto dobbiamo fare è invece di avvicinarle in un dialogo di pace. La manipolazione e la strumentalizzazione del ricordo è qualcosa che al giorno d’oggi stiamo sperimentando su scala preoccupante”
.
Al suono delle campane di tutta la città, Dresda si è poi presa per mano in un simbolico ponte tra presente e passato, per mettere la sua eredità della guerra al servizio di un domani di pace.
Acknowledging the past we can make a better future #Dresden1945pic.twitter.com/Y9xcazC00B
— Rosemary Davis (@RDavisFCO) 13 Febbraio 2015
Così appariva invece la città vecchia di Dresda prima di essere rasa al suolo.
I give you a view from the town hall over the Altstadt (old town) #Dresden as it was c.1910
#dresden1945pic.twitter.com/TuOFwKMgti
— Sir William Davenant (@SirWilliamD) 13 Febbraio 2015
Una vera pioggia di fuoco, quella che gli aerei britannici e statunitensi sganciarono sulla città per fiaccare il morale della popolazione e del regime nazista: 3.900 tonnellate di bombe, che in poche ore fecero 25.000 vittime.
Su Twitter anche il ricordo degli eredi di chi partecipò a quella sanguinosa missione.
My grandfather, RAF navigator Harry Shepley's log book. 21.30pm operation on 13 Feb 1945 to #Dresden#Dresden1945pic.twitter.com/dUToqMEzyT
— Emma Shepley (@Emma_Shepley) 13 Febbraio 2015
Sul quotidiano britannico The Guardian la testimonianza di un sopravvissuto, allora appena dodicenne, che ancora ricorda quella notte del 13 febbraio 1945.
'We thought #Dresden was invincible': 70 years after the destruction of a city http://t.co/PdwLw95N9G#dresden1945
— extremophile (@F5here) 13 Febbraio 2015