Ucraina: strage a Mariupol. Razzi sulla gente che faceva la spesa

Strage a Mariupol in Ucraina. Un mercato è stato bombardato da razzi. Un centinaio i feriti. I morti sono almeno una trentina, ma altre persone sono in condizioni disperate. Una scarica di razzi ha colpito il centro città e la gente che cercava di comprare qualcosa in una zona ricca di negozi.
Alla strage è seguito anche l’indegno scaricabarile delle responsabilità. I separatisti dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk negano di essere i responsabili dell’attacco. Le forze armate e il ministero dell’Interno di Kiev accusano invece i separatisti della strage.
Mariupol è un centro di 500.000 abitanti affacciato sul Mare di Azov. Si trova lungo la strategica arteria che collega le regioni orientali controllate dai ribelli alla penisola di Crimea, annessa dalla Russia a marzo. È strategica per ambo le parti on conflitto. Gli osservatori dell’Osce presenti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare la strage.
Una escalation di cui non si vede la fine. 262 erano stati i morti negli ultimi 9 giorni. Ma la cifra potrebbe aumentare considerevolmente dopo questo attacco e le probabili rappresaglie che potrebbero seguire.
La diplomazia segna il passo e gli accordi presi a Minsk appaiono più fragili che mai