"Non abbiamo paura": 35.000 a Parigi dopo attacco a Charlie Hebdo

"Non abbiamo paura": 35.000 a Parigi dopo attacco a Charlie Hebdo
Di Andrea Neri
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Una mobilitazione spontanea, popolare, pressochè immediata. In tutta la Francia ma principalmente a Parigi. Una marea umana di oltre 35.000 persone è

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Una mobilitazione spontanea, popolare, pressochè immediata. In tutta la Francia ma principalmente a Parigi. Una marea umana di oltre 35.000 persone è confluita ai piedi della statua della Marianne, a Place de la République, simbolo dei valori della laicità della Francia.

Persone di ogni estrazione, colore, credo e idee con una sola cosa in comune: l’amore per la libertà e il rifiuto della barbarie commessa contro il giornale satirico Charlie Hebdo.

“Ho appena comprato il Canard Enchaîné (altro giornale satirico francese, ndr) e sono molto emozionato perché c‘è l’ultimo disegno di Cabu. È dura, è molto dura” dice uno dei manifestanti.

“Sono venuta con mio figlio, sono venuta con degli amici perché stasera era impossibile restare davanti alla televisione ad ascoltare la tristezza delle informazioni” racconta una donna. “Sono cresciuta con Charlie Hebdo, ho imparato a disegnare con Cabu e sono triste, sono triste per le famiglie delle vittime e sono triste per il mio Paese”.

“Il profeta con una bomba sulla testa non è certo piacevole da vedere, soprattutto per chi non ha idee fondamentaliste” spiega un giovane musulmano venuto alla manifestazione. “Ma così come ho il diritto di non apprezzare queste caricature, così Charlie Hebdo ha il diritto di pubblicarle perché siamo in democrazia. E se non ci piace allora possiamo anche smettere di vivere in democrazia. Oggi ci sono tante persone che sono venute qui, ci sono tantissimi musulmani che sono venuti a ricordare che questi tizi, questi terroristi, si battono per Satana e non certo per Allah”.

Lo spirito della manifestazione – come le altre che complessivamente in Francia hanno riunito oltre 100.000 persone – è andato al di là della scontata solidarietà per le vittime e per i loro cari: lo slogan tra la folla è stato “Non abbiamo paura”. I manifestanti, come buona parte della stampa nazionale e internazionale, portavano con sè una pagina nera con la scritta “Je sui Charlie” [Sono Charlie].

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