Charlie Hebdo, il procuratore di Parigi: "Erano almeno due, sono scappati verso il nord della città"

“Le indagini sono ancora in corso”. A parlare è il procuratore di Parigi François Molins il quale, nel corso di una conferenza stampa, ha fornito un primo resoconto ufficiale sull’attacco contro la sede del settimanale satirico “Charlie Hebdo”.
Erano almeno due. Sono scappati verso nord fino al 19esimo arrondissement. Hanno cercato di proseguire la fuga ma poi hanno dovuto abbandonare la macchina. A quel punto si sono impossessati di un'altra vettura
Molins ha parlato di “almeno due individui vestiti di nero e armati di fucili automatici”, arrivati presso la sede del giornale francese alle 11.30 di mercoledì su un’automobile Citroen nera.
“Hanno chiesto di entrare nella redazione, aprendo subito il fuoco nell’ingresso. Poi sono saliti nella redazione e hanno sparato nuovamente, colpendo “due giornalisti e un poliziotto ed un invitato”. Urlavano ‘Allah Akbar’ (Dio è grande) e dicevano di voler “vendicare il profeta”, ha confermato il procuratore.
Poi sono scappati, ritrovandosi però di fronte ad una pattuglia della polizia. Nello scontro a fuoco che ne è seguito è rimasto a terra un altro poliziotto.
Sono scappati verso nord fino al 19esimo arrondissement, racconta ancora Molins: “Hanno cercato di proseguire la fuga ma poi hanno dovuto abbandonare la macchina”. A quel punto si sono impossessati di un’altra vettura, una Clio.
Il Procuratore di Parigi non hanno voluto fornire ulteriori indicazioni dato che la caccia all’uomo, a cui stanno prendendo parte i reparti anti-terrorismo, è ancora in corso. Si è limitato a ricordare che è stato lanciato un appello a chiunque sia stato testimone dell’attacco a fornire informazioni
Per quanto riguarda le vittime, le autopsie sono state programmate per giovedì mattina. La lista dei morti e dei feriti sarà trasmessa al Ministero della Giustizia che attiverà un servizio di supporto alle famiglie.