Libero dopo 3 anni in mano ad Aqmi, Serge Lazarevic ringrazia Niger e Mali

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Di Andrea Neri
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Questa mattina il rientro a Parigi dopo 3 anni di prigionia nel Sahel. Serge Lazarevic era l’ultimo ostaggio francese detenuto nel mondo. La sua

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Questa mattina il rientro a Parigi dopo 3 anni di prigionia nel Sahel. Serge Lazarevic era l’ultimo ostaggio francese detenuto nel mondo. La sua liberazione viene festeggiata con le fanfare dello Stato ma sulle modalità del suo rilascio le zone d’ombra restano fitte.

La mediazione del Niger e del Mali sono state cruciali. E quella di intermediari tuareg ancora di più. Ieri sera è stato ricevuto dal Capo dello Stato Mahamadou Issoufou al Palazzo presidenziale di Niamey.

“Non c‘è male. Ho perso una ventina di chili ma sto benone, sono ancora qui” ha detto. “E vorrei ringraziare ancora il Presidente e tutta la sua squadra che ha lavorato alla liberazione. Il Generale Mohamed e tutti quanti si sono adoperati per questo rilascio”.

Lazarevic, 1 metro e 98 centimetri per 120 chili al momento del suo rapimento in Mali a novembre 2011, ha la doppia nazionalità, francese e serba. Era stato rapito assieme a un altro francese, Philippe Verdon, ritrovato ucciso con un colpo di pistola alla testa a luglio dell’anno scorso.

Durante la sua prigionia Lazarevic sarebbe sempre rimasto in mano ai responsabili del sequestro, i militanti di Al-Qaeda per il Maghreb Islamico. Secondo fonti non confermate la sua liberazione sarebbe avvenuta grazie a uno scambio con almeno due prigionieri.

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