L'istruzione attraverso classi separate

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Di Euronews
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Educare ragazzi e ragazze separatamente puo’ rendere più probabile il loro successo scolastico. E’ l’opinione di alcuni pedagoghi che sta prendendo piede in diversi Paesi dove sono in aumento le classi separate. In questa puntata Learning World esplora questo tema in Australia e in Svezia. Abbiamo anche parlato dei pro e i contro di questo modello con la scienziata Lise Elliot.

- Australia: una scuola “a sesso unico”

L’educazione omogenea è un fenomeno minore nel mondo. Per l’Australia ha un ruolo efficace: nel Nuovo Galles del Sud il governo ha fondato circa 40 scuole superiori separate per sesso. Come la Epping Boys High School, si trovano soprattutto a Sydney e rappresentano il 12 per cento degli istituti superiori di questo Stato australiano.

Secondo il direttore della Epping Boys High School nella scuole di questo tipo si evita la competizione tra ragazzi e ragazze, generata di solito da l fatto che queste ultime maturano prima e i ragazzi si sentono inferiori. Alla Epping Boys High School è stato anche introdotto un programma, “Boys to men”, per preparare gli allievi alla vita adulta e a conoscere meglio le donne.

www.eppingboy-h.schools.nsw.edu.au/content/public

- Lise Elliot: “le classi separate sono dannose”

Abbiamo discusso di educazione omogenea con Lise Elliot, professoressa di neuroscienze alla Chicago Medical School. Secondo Elliot non c‘è alcun fondamento scientifico per separare ragazzi e ragazze. “Non c‘è nessuna spiegazione neurologica o psicologica che giustifichi la separazione a scuola in base al sesso”, dice Elliot. “Credo che invece questa sia stata compiuta per motivi storici e culturali”.

Secondo la professoressa, il mondo “non è a sesso unico”, per cui queste scuole creano “un ambiente artificiale”. “Visto che donne e uomini guideranno assieme Paesi, famiglie e imprese”, afferma Elliot, “è necessario che sviluppino assieme, nella fase di crescita, le qualità necessarie all’interazione”.

- Svezia: a scuola come semplici amici

Pensare se stessi come persone innanzitutto, e in un secondo momento come maschi o femmine. E’ la linea guida della scuola materna Nikolaigården, a Stoccolma.

Per evitare gli stereotipi di genere, i bambini non vengono identificati come maschietti o femminucce, ma come amici. I pupazzi ad esempio non hanno un sesso, ma invece vengono identificati in base alle emozioni che esprimono.

www.smh.com.au/lifestyle/life/genderfree-preschool-sparks-controversy-20110628-1go9e.html

www.dailymail.co.uk/news/article-2008453/School-bans-bid-stop-children-falling-gender-stereotypes.html

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