Álvaro García Ortiz si è dimesso dopo aver ricevuto una condanna a due anni di squalifica e una multa per aver rivelato segreti
In Spagna, Álvaro García Ortiz si è dimesso dalla carica di Procuratore generale dello Stato in seguito alla recente condanna pronunciata dalla Corte Suprema la scorsa settimana. La sua partenza arriva in un momento di forte pressione istituzionale.
Nella lettera inviata al ministro Félix Bolaños, García Ortiz dichiara di lasciare l'incarico prima che la Corte Suprema esegua la sua squalifica per "profondo rispetto" delle sentenze giudiziarie e per il suo "desiderio sempre presente di proteggere la Procura spagnola".
Attesa per la nomina di un nuovo capo della Procura in Spagna
Il procuratore ha assicurato che, sebbene la sua decisione "derivi direttamente dalla sentenza notificata", lascia l'incarico con la convinzione di aver servito l'istituzione "con vocazione al servizio pubblico, senso del dovere e lealtà istituzionale".
Le dimissioni saranno effettive solo dopo l'approvazione del Consiglio dei ministri, prevista per martedì prossimo, e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dello Stato. Anche se avrebbe potuto rimanere in carica fino a quando la Corte Suprema non avesse emesso la sentenza completa con le argomentazioni della sua condanna, il Procuratore generale ha deciso di anticipare la sua uscita in base all'articolo 31.1 a) dello Statuto organico della Procura, che consente la dimissione "su sua richiesta".
Spetterà ora al governo nominare un nuovo capo della Procura, il quarto da quando il premier spagnolo Pedro Sánchez è entrato in carica nel giugno 2018. Prima di García Ortiz, la carica è stata ricoperta da María José Segarra e Dolores Delgado, che si è anch'essa dimessa, anche se nel suo caso per problemi di salute.