Moria di pesci in Australia

Video. Ambiente, notizie in pillole dall'Australia all'Iran

Inondazioni e caldo: sono le ragioni della moria di pesci senza precedenti registrata in Australia, nelle acque del fiume Darling, vicino alla città di Menindee, nel Nuovo Galles del Sud.

Inondazioni e caldo: sono le ragioni della moria di pesci senza precedenti registrata in Australia, nelle acque del fiume Darling, vicino alla città di Menindee, nel Nuovo Galles del Sud.

La moria di pesci in Australia

Il vice commissario di polizia Brett Greentree ha dichiarato che la priorità principale è quella di mantenere l'approvvigionamento idrico della città, mentre la rimozione dei pesci morti è il problema più urgente.

Sono stati contattati appaltatori qualificati per rimuovere i pesci con le reti, ma non sono state fissate date per il lavoro.

Altri episodi simili, nel fiume a Menindee, sono avvenuti durante le gravi condizioni di siccità della fine del 2018 e dell'inizio del 2019.

Greentree ha dichiarato che l'attuale numero di morti sembra essere molto più elevato rispetto agli eventi del 2018 e del 2019.

La protesta di Greenpeace a Berlino

Greenpeace ha protestato mercoledì contro la posizione del ministero dei Trasporti tedesco sul blocco dell'eliminazione graduale dei motori a combustione interna in Europa, in vista di un vertice a Bruxelles.

Il ministro dei Trasporti tedesco Volker Wissing ha dichiarato che non sosterrà il divieto previsto dall'Unione europea di vendere nuove auto con motori a combustione a partire dal 2035. Una decisione che arriva dopo il mancato ottenimento di garanzie su un'eventuale esenzione per i carburanti sintetici.

L'anno scorso i legislatori dell'Ue e gli Stati membri hanno raggiunto un accordo preliminare che obbligherebbe le case automobilistiche a ridurre le emissioni delle nuove auto del 55% nel 2030 rispetto ai livelli del 2021 e del 100% nel 2035.

Il piano, che fa parte dello sforzo del blocco per ridurre le emissioni di gas serra, significa di fatto che la vendita di nuove auto che bruciano carburanti a base di idrocarburi come il petrolio sarà vietata.

Alcuni Paesi, come la Germania, avevano chiesto alla Commissione esecutiva dell'Ue di prevedere un'esenzione per le auto che bruciano i cosiddetti carburanti sintetici, sostenendo che questi possono essere prodotti utilizzando energia rinnovabile e carbonio catturato dall'aria, in modo da non rilasciare ulteriori emissioni climalteranti nell'atmosfera.

Tra le palme di Baghdad

In un palmeto a nord di Baghdad, i pastori iracheni hanno osservato divertiti le modelle sfilare su una passerella improvvisata con capi di seconda mano, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'impatto ambientale dell'industria della moda.

L'alta moda ha lasciato il posto ad abiti riciclati, interamente ricavati da vestiti usati, segno della crescente popolarità dell'abbigliamento vintage chic ed ecologico tra i giovani iracheni.

"Non vogliamo una sovrapproduzione di vestiti, dobbiamo riutilizzarli", ha detto Mohamed Qassem, 25 anni, parrucchiere e organizzatore della sfilata vicino al villaggio di Al-Hussainiya.

Secondo il World Resources Institute, nel 2019 l'industria della moda ha contribuito per il 2% alle emissioni di gas serra.

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