Alle frontiere dell'UE, lunghe attese ai controlli hanno causato la perdita di coincidenze per i passeggeri aerei. Casi rari, ma reali.
Il nuovo Sistema di ingressi/uscite (EES) dell'UE ha iniziato l'introduzione graduale a ottobre.
Negli aeroporti dove la nuova tecnologia è operativa, i viaggiatori esenti da visto provenienti da Regno Unito, Stati Uniti e altri Paesi non UE devono registrare i dati biometrici ai chioschi dedicati.
I nuovi controlli di frontiera stanno già creando disagi ai passeggeri. Molti segnalano lunghe code, mentre per la prima volta devono seguire le nuove procedure.
In alcuni casi i ritardi hanno fatto perdere il volo ai passeggeri.
Nei prossimi mesi sempre più aeroporti introdurranno il sistema, che punta a essere pienamente operativo su tutte le frontiere Schengen entro il 10 aprile 2026.
Con l'esodo delle vacanze destinato a mettere sotto pressione gli aeroporti che già usano la tecnologia, i viaggiatori potrebbero chiedersi quali siano i loro diritti in caso di ritardi o coincidenze perse.
I passeggeri hanno diritto all'assistenza standard da parte delle compagnie aeree. Ma gli esperti avvertono che le polizze viaggio potrebbero non coprire i disagi dovuti all'introduzione dell'EES.
EES e ritardi alla frontiera: diritti dei passeggeri in caso di coincidenza persa
I viaggiatori non UE in transito negli aeroporti dell'Unione possono essere soggetti ai controlli EES.
Chi prosegue verso destinazioni fuori dallo spazio Schengen non deve utilizzare il nuovo sistema. Chi invece arriva all'interno dell'UE è tenuto a sottoporsi ai controlli di frontiera.
Anche se non è frequente, alcuni passeggeri hanno perso la coincidenza a causa dei lunghi tempi di controllo alle frontiere UE.
In questi casi i viaggiatori sono tutelati dalla normativa UE e dalle leggi internazionali sul trasporto passeggeri.
Le compagnie aeree sono obbligate a riprenotare i passeggeri sul primo volo disponibile per la destinazione. Nel frattempo devono coprire pasti, trasferimenti e, se necessario, il pernottamento.
Questo vale però solo se avete acquistato un biglietto unico (through ticket) con una compagnia aerea.
Viaggiatori che hanno prenotato voli in self-transfer, cioè biglietti separati con la stessa compagnia o con due diverse, devono provvedere in autonomia alla riprenotazione in caso di coincidenza persa.
Assicurazione viaggio: copre la perdita del volo causata dall'EES dell'UE?
Un recente rapporto del comparatore assicurativo Squaremouth indica che una coincidenza persa può costare in media 458 dollari (390 euro) a viaggio in spese vive impreviste.
Ma in molti casi i voli persi a causa delle procedure del EES restano fuori copertura, anche se la polizza include la protezione per coincidenze perse o ritardi di viaggio.
«I ritardi causati dall'EES difficilmente saranno coperti, a meno che la polizza viaggio non consideri i ritardi per immigrazione o sicurezza come eventi imprevisti», spiega Chrissy Valdez, direttrice operativa senior di Squaremouth.
«Poiché il nuovo sistema resterà in vigore e i viaggiatori continueranno ad affrontare ritardi, la maggior parte delle compagnie li ricondurrà alle esclusioni generali di polizza. Ciò significa che chi perde una coincidenza per le lunghe attese ai controlli di frontiera non avrà diritto a rimborso o indennizzo.»
Valdez invita i passeggeri a contattare il proprio assicuratore prima del viaggio, per essere informati sui propri diritti.
«È bene tener conto di questi ritardi previsti nella pianificazione e prevedere tempi di coincidenza ampi quando si transita in Europa, e ricordare che perdere un volo perché non avete lasciato abbastanza margine difficilmente sarà coperto dalla vostra assicurazione viaggio», aggiunge.
«Consigliamo di valutare tariffe flessibili o rimborsabili e di conservare una documentazione accurata di ogni ritardo subito, perché altri scenari, come quelli dovuti al meteo o alla compagnia aerea, potrebbero essere coperti da alcune polizze.»