Circa 84 eurodeputati hanno firmato una proposta di risoluzione contro la violenza politica, che potrebbe essere votata a ottobre
Il Parlamento europeo dovrebbe condannare i recenti omicidi dell'attivista politico conservatore statunitense Charlie Kirk e della rifugiata ucraina Iryna Zarutska, secondo una risoluzione presentata da 84 eurodeputati di destra e visionata da Euronews.
L'uccisione di Kirk nello Utah il 10 settembre e l'accoltellamento di Zarutska in North Carolina ad agosto sono stati pesantemente condannati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
L'uccisione di Kirk è diventata un punto di discussione anche in Europa, con alcuni leader che hanno espresso il loro cordoglio. In Italia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni l'ha definita "scioccante" e "una ferita profonda per la democrazia", mentre la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola si è detta "scioccata per questo assassinio assolutamente orribile".
L'estrema destra al Parlamento Ue chiede risoluzione contro violenza politica
Giovedì scorso si è verificato uno scontro anche durante una sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, quando un eurodeputato del partito di destra Sweden Democrats ha chiesto un minuto di silenzio per commemorare la morte di Kirk, negato dalla vicepresidente del Parlamento, l'eurodeputata socialista Katarina Barley.
Ora diversi eurodeputati di destra vogliono che il Parlamento voti una risoluzione ufficiale che esprima solidarietà alle famiglie delle vittime e chieda "tolleranza zero" verso la violenza politica ed estremista.
La risoluzione è stata promossa da due membri italiani del gruppo di estrema destra Patrioti per l'Europa (PfE), Susanna Ceccardi e Paolo Borchia (Lega). "Questi brutali omicidi sconvolgono le nostre coscienze e dimostrano come la violenza politica e l'odio ideologico possano colpire indiscriminatamente", hanno dichiarato Ceccardi e Borchia, in una dichiarazione congiunta vista da Euronews.
"La violenza, l'odio ideologico e l'intimidazione politica devono essere contrastati con tolleranza zero in tutte le società democratiche", si legge nel testo, sottolineando che "i media dovrebbero riportare tali attacchi in modo onesto, senza minimizzare o sopprimere le informazioni".
Gli altri firmatari della risoluzione provengono soprattutto dal gruppo PfE, ma anche dai Conservatori e Riformisti europei, come il polacco Dominik Tarczynski, l'italiano Carlo Fidanza e lo svedese Charlie Weimers.
Ora la risoluzione sarà controllata dall'ufficio della presidente del Parlamento Roberta Metsola. Spetterà poi alla Conferenza dei presidenti, un organo formato dai presidenti dei gruppi politici del Parlamento, decidere se inserirla nell'ordine del giorno della prossima sessione plenaria, che si terrà a Strasburgo dal 6 al 9 ottobre. Agli altri gruppi politici è stata chiesta la loro posizione su tale risoluzione.