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Moldova: l'adesione all'Ue è "una questione di sopravvivenza", dice la presidente Sandu

Maia Sandu durante il suo intervento al Parlamento di Strasburgo
Maia Sandu durante il suo intervento al Parlamento di Strasburgo Diritti d'autore  EbS
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Di Vincenzo Genovese
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Maia Sandu mette in guardia il Parlamento europeo dalle interferenze russe in vista di elezioni cruciali nel suo Paese

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La presidente della Moldova Maia Sandu ha definito l’adesione all’Unione europea “una questione di sopravvivenza” per il suo Paese e ha avvertito che le elezioni parlamentari del 28 settembre saranno decisive per il futuro della nazione. Intervenendo al Parlamento europeo di Strasburgo, Sandu ha parlato di una “corsa contro il tempo” per proteggere la Moldova dall’influenza russa, accusando Mosca di voler destabilizzare il Paese con una campagna di attacchi ibridi.

Il Partito d’azione e solidarietà (Pas), la formazione filo-europea che sostiene Sandu, ha perso terreno rispetto alle elezioni del 2021 e rischia di essere superato dal Blocco patriottico (Psrm), un’alleanza di partiti vicini al Cremlino. Secondo la presidente, il voto rappresenta “la più importante consultazione della nostra storia” e una “battaglia finale” per consolidare la democrazia e l’avvicinamento all’Europa.

La Moldova ha ottenuto lo status di candidata all’adesione nel 2022 e ha avviato i negoziati formali con l’Ue nel giugno 2024. Tuttavia, il percorso si è complicato nell’ottobre scorso, quando un referendum per inserire l’obiettivo europeo in costituzione è passato solo con una risicata maggioranza. Sandu ha sostenuto che il voto sia stato segnato da compravendita e manipolazioni, frutto di un’ingerenza russa che oggi denuncia con ancora più forza.

Davanti agli eurodeputati, Sandu ha dichiarato che Mosca ha scatenato “tutto il suo arsenale di attacchi ibridi” per influenzare le elezioni del 2024. Secondo le stime delle istituzioni moldave, la Russia avrebbe speso l’equivalente dell’1 per cento del Pil nazionale in operazioni di disinformazione e destabilizzazione.

Le tattiche denunciate includono finanziamenti occulti tramite criptovalute e carte prepagate, cyberattacchi, manipolazione dei social network e campagne di propaganda basate su deepfake, email false e siti fabbricati.

Sandu ha aggiunto che bande criminali moldave sarebbero state reclutate per azioni di sabotaggio e intimidazione, mentre la diaspora moldava in Europa è stata presa di mira con operazioni online per scoraggiare la partecipazione al voto. Ha ricordato che nel 2023, quattordici seggi elettorali nei Paesi dell’Unione hanno ricevuto allarmi bomba rivelatisi falsi, con l’obiettivo di ostacolare il processo democratico.

Rivolgendosi al Parlamento europeo, la presidente ha avvertito che la Moldova potrebbe diventare un “terreno di prova” per le interferenze del Cremlino, ma che il vero obiettivo è l’Unione europea stessa. “Il Cremlino vuole trasformarci in una piattaforma di lancio per attacchi ibridi contro l’Europa”, ha dichiarato, invitando gli Stati membri a considerare la minaccia russa come una sfida comune.

L’ambasciata russa a Bruxelles è stata contattata per un commento, ma al momento non ha rilasciato dichiarazioni.

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