Una nuova legge, in discussione al Parlamento di Bucarest, prevede che i giovani tra i 18 e i 35 anni possano seguire un programma di formazione di 4 mesi, durante il quale saranno pagati. Alla fine riceveranno lo status di riservisti e un'indennità
La Romania sta progettando di creare un esercito volontario per potenziare la propria riserva militare con una proposta, in discussione in Parlamento, che consentirebbe ai giovani tra i 18 e i 35 anni di seguire un programma di formazione retribuito di quattro mesi.
Al termine della formazione, i volontari avrebbero lo status di riservisti e coloro che lo desiderano potrebbero diventare soldati attivi.
La misura è stata annunciata dal ministro della Difesa Ionuț Moșteanu e l'iniziativa è stata pensata per rispondere alle preoccupazioni del governo sull'invecchiamento dell'attuale gruppo di riservisti.
L'età media dei riservisti "si aggira intorno ai 48-50 anni", ha dichiarato a Euronews Romania il portavoce del ministero della Difesa romeno, il colonnello Corneliu Pavel. "Questo progetto di legge in fase di approvazione è destinato ad aumentare in modo significativo il numero dei riservisti".
Il nuovo impegno militare europeo
Il servizio militare obbligatorio - che garantiva un ricambio stabile del gruppo di riservisti in via di invecchiamento - è stato sospeso in Romania nel 2007, dopo l'ingresso del Paese nell'Unione europea.
Secondo fonti di stampa romene il ministero della Difesa ha escluso qualsiasi forma di reintroduzione della leva obbligatoria.
Tuttavia, l'idea dei volontari si inserisce nel progetto del riarmo europeo e negli sforzi di molti altri Paesi europei che stanno ripensando i loro metodi di arruolamento. La riorganizzazione della struttura militare e l'aumento del personale armato è una delle chiavi dell'attuale pianificazione militare della Nato e dei Paesi dell'Ue.
Il progetto di legge romeno prevede un addestramento militare di quattro mesi, durante il quale i giovani volontari sono pagati come personale militare attivo, e alla fine ricevono anche un'indennità di quasi 2.500 euro.
Alcuni giovani dicono che sarebbero d'accordo con il programma, mentre altri sono più riluttanti, ma la maggior parte ritiene che una qualche forma di addestramento militare dei civili dovrebbe esistere.
Una giovane donna di Bucarest ha dichiarato a Euronews Romania che il servizio militare potrebbe essere utile: "In caso di guerra, o altro, dovremmo sapere cosa fare". Mentre un giovane ha commentato: "Mi piacerebbe davvero un po' di esercizio extra, un po' di attività, ma anche più seria, voglio dire che non è che vai a giocare con i tuoi amici".
La spesa romena per la difesa nel 2025 è pari al 2,2 per cento del Pil, ma entro il 2032 il Paese del Mar Nero si impegna a raggiungere il 3,5 per cento della spesa per la difesa e l'1,5 per cento in investimenti indiretti legati alla sicurezza.