L'Unione europea e il governo italiano reagiscono all'annuncio di Donald Trump sull'introduzione di dazi al 30 per cento a partire dal primo agosto alle merci importate negli Usa
Immediata la reazione di Bruxelles all'annuncio di Donald Trump di introdurre a partire dal primo agosto dazi al 30 per cento per le merci importate negli Stati Uniti dall'Unione europea e dal Messico.
"Prendiamo atto della lettera inviata dal presidente degli Stati Uniti Trump che delinea una revisione delle tariffe e una nuova tempistica. L'imposizione di tariffe del 30 per cento sulle esportazioni dell'Unione europea interromperebbe le essenziali catene di approvvigionamento transatlantiche, a scapito delle imprese, dei consumatori e dei pazienti su entrambe le sponde dell'Atlantico", si legge nella nota diffusa poco dopo il post di Trump su Truth Social.
Domenica è stata indetta una riunione urgente dei ventisette ambasciatori Ue in seguito alla lettera del presidente americano. L'Unione europea dovrà decidere sulla eventuale proroga delle contromisure presentate dalla Commissione europea, pari a di 21 miliardi di euro, che sono state sospese in previsione di accordi con gli Usa e potrebbero entrare in vigore dal 24 luglio.
"Poche economie al mondo eguagliano il livello di apertura e di adesione dell'Unione europea a pratiche commerciali eque. L'Ue ha sempre dato priorità a una soluzione negoziata con gli Stati Uniti, riflettendo il nostro impegno per il dialogo, la stabilità e un partenariato transatlantico costruttivo", commenta ancora la Commissione che poi si dice pronta a continuare a lavorare per raggiungere un accordo entro il primo agosto.
"Allo stesso tempo adotteremo tutte le misure necessarie per salvaguardare gli interessi dell'Ue, compresa l'adozione di contromisure proporzionate se necessario", si legge ancora nella lettera che poi conclude: "Nel frattempo, continuiamo ad approfondire i nostri partenariati globali, saldamente ancorati ai principi del commercio internazionale basato sulle regole".
Ufficio della presidente del Consiglio Meloni: "Sosteniamo sforzi della Commissione"
Dall'ufficio della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni è arrivato un primo commento sulle tariffe commerciali volute da Trump.
"Il governo italiano continua a seguire con grande attenzione lo sviluppo dei negoziati in corso tra Unione europea e Stati Uniti, sostenendo pienamente gli sforzi della Commissione europea che verranno intensificati ulteriormente nei prossimi giorni", si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi.
"Confidiamo nella buona volontà di tutti gli attori in campo per arrivare a un accordo equo, che possa rafforzare l'Occidente nel suo complesso, atteso che - particolarmente nello scenario attuale - non avrebbe alcun senso innescare uno scontro commerciale tra le due sponde dell'Atlantico", continua la nota.
Secondo fonti del governo italiano è fondamentale rimanere focalizzati sui negoziati, "evitando polarizzazioni che renderebbero più complesso il raggiungimento di un'intesa".
L'opposizione attacca e chiede "serietà" al governo Meloni
La segretaria del Partito democratico Elly Schelein ha chiesto al governo di fare tutto il possibile per evitare i dazi di questo tipo, "e se non sarà possibile, essere pronti a una reazione molto forte europea, che vada a toccare dove fa più male a Donald Trump, cioè sugli interessi delle grandi multinazionali delle big tech americane".
"Accanto a questo si può fare subito quello che abbiamo chiesto al governo: Sanchez ha messo in campo un piano da 14 miliardi, di cui oltre la metà erano risorse nuove, Giorgia Meloni ha annunciato mesi fa un piano da oltre 20 miliardi di cui nemmeno uno era un euro nuovo ma erano tutte rimodulazioni di fondi già promessi e stanziati. Ci aspettiamo molta più serietà da parte di questo governo anzitutto", ha detto critica Schlein.
"A nulla sono servite le vagonate di miliardi di euro che gli Stati europei stanno garantendo all'industria bellica americana, come peraltro avevamo previsto. A Trump non basta, ha scritto sui social media l'esponente di Alleanza Verdi Sinistra Nicola Fratoianni.
"Vuole eliminare ogni tassa sulle sue multinazionali, vuole inondare il mercato europeo di cibi e prodotti che non rispettano i nostri standard e la nostra qualità. Vuole che tutte le aziende europee producano le merci in Usa. In sostanza, vuole strozzare l'Europa e far pagare a noi il gigantesco debito pubblico americano", ha aggiunto Fratoianni.
"Tutto ciò non porterà a nulla di buono. Bisogna tenere duro, tenere unita l'Europa e rispondere subito con decisione, soprattutto sulle big tech. Aspettiamo parole chiare dal governo italiano e per una volta speriamo che siano in grado di avere la schiena dritta. Meloni ricordi di essere il primo ministro del governo italiano e non un ministro del governo Usa", ha concluso l'esponente di Avs.