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Budapest Pride, Orbán: "Spettacolo ripugnante e disgustoso ordinato da Bruxelles"

Un poster contro il primo ministro ungherese Viktor Orbán durante il Pride di Budapest, Ungheria, 28 giugno 2025
Un poster contro il primo ministro ungherese Viktor Orbán durante il Pride di Budapest, Ungheria, 28 giugno 2025 Diritti d'autore  Rudolf Karancsi/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Rudolf Karancsi/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Di Euronews
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Una folla senza precedenti ha sfilato sabato al trentesimo Budapest Pride. Il primo ministro ungherese Ministro ha dichiarato che l'evento è stato "disgustoso e vergognoso".

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Il Budapest Pride di sabato ha superato ogni aspettativa, con una partecipazione stimata tra 100 e 200mila persone secondo la stampa internazionale. Un successo senza precedenti che ha battuto il record del 2021 quando i numeri parlavano di 35mila persone.

A un giorno di distanza dalla marcia che ha riempito la capitale ungherese è arrivata la reazione del primo ministro Viktor Orbán, che già a febbraio scorso aveva minacciato di impedire lo svolgimento del Pride.

Orbán ha accusato l’Unione europea di aver incaricato i politici dell'opposizione di organizzare l'evento, che si è trasformato in una protesta antigovernativa: "Bruxelles ha emesso un ordine affinché il Pride si tenesse a Budapest. I loro politici fantoccio hanno eseguito l'ordine. Questa è la prova di come sarebbero le nostre vite se il Paese non fosse guidato da un governo nazionale che protegga la nostra sovranità".

Orbán ha definito l’evento “disgustoso e vergognoso”, criticando la presenza di drag queen sul palco, uomini con i tacchi, volantini sulla terapia ormonale, ritenuti estranei alla cultura ungherese. Ha aggiunto che “i 3,7 milioni di elettori del referendum sul genere del 2022” contano molto di più di qualsiasi manifestazione di piazza.

Orbán: il re del Pride

La risposta al primo ministro è arrivata anche da Péter Magyar, leader del partito d’opposizione Tisza: “Orbán è diventato il re del Pride in Europa. Nessuno è mai riuscito a mobilitare così tante persone contro di sé con tanto odio e incitamento”. Magyar ha anche denunciato lo stato dei servizi pubblici in Ungheria: “Le ferrovie si fermano ogni fine settimana, la sanità è al collasso, la vita è sempre più difficile e la gente risparmia su tutto”.

Intanto il governo cerca di minimizzare l’evento, presentandolo come una trappola strategica ben orchestrata.

Secondo il politologo Gábor Török i divieti e le manovre della polizia mostrano un governo in difficoltà. “Fidesz non si è certo lasciata sfuggire lo spettacolo: la folla, le immagini da lontano che ricordano quasi la Marcia per la Pace, e la presenza visibile del partito di estrema destra Nostra Patria”, ha scritto Török sul suo profilo Facebook.

Sul piano della sicurezza, la polizia ha arrestato 36 persone: una donna per reati contro la persona, un uomo per possesso di droga. Due persone hanno avuto malori, mentre un ragazzo di 15 anni si è ferito cadendo da una ringhiera. La polizia ha fatto intervenire un’ambulanza come misura precauzionale, secondo quanto riportato da police.hu.

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