Le denunce dei cittadini all'Ufficio del Mediatore europeo sono in aumento quest'anno. Teresa Anjinho rivela che le principali critiche riguardano le difficoltà di accesso ai documenti e la mancanza di trasparenza
La nuova Mediatrice europea Teresa Anjinho, entrata in carica lo scorso febbraio, ha espresso il proprio impegno per una maggiore trasparenza e prevenzione all'interno delle istituzioni dell'Unione europea. In particolare, ha rivolto critiche alla Commissione europea: "Si può fare di più, soprattutto alla Commissione, perché si verificano continui ritardi nella consegna dei documenti. L'accesso alle informazioni, spesso ritardato, viene poi negato".
Durante il mandato del predecessore di Anjinho, l'Ufficio del Mediatore era stato coinvolto in denunce relative alla presidente della Commissione europea per i messaggi legati al cosiddetto Pfizergate, nell’ambito del processo di acquisto dei vaccini durante la pandemia da Covid-19.
La prima relazione annuale della nuova Mediatrice europea
Oggi, con la presentazione della sua prima relazione annuale, Anjinho conferma che la trasparenza resta il principale punto critico agli occhi dei cittadini europei. “Abbiamo registrato uno dei maggiori aumenti di reclami proprio nell’ambito della trasparenza: il 42,2 per cento dei reclami riguarda l’accesso ai documenti”, ha dichiarato.
In un’intervista a Euronews, Anjinho ha ribadito che il Mediatore europeo non ha poteri giudiziari, ma agisce a tutela dei cittadini: “Non siamo semplici cani da guardia amministrativi; siamo e dobbiamo essere un guardiano della cittadinanza europea e del diritto di partecipazione dei cittadini”.
Anjinho ha inoltre precisato che l’Ufficio del Mediatore è un’istituzione indipendente, il cui ruolo è fare da ponte tra cittadini e istituzioni europee: “Il nostro obiettivo è garantire la buona amministrazione. Se Parlamento, Commissione o Consiglio comprendono questo, si renderanno conto di avere nell’Ufficio del Mediatore un alleato. Le critiche non devono danneggiare le relazioni istituzionali”.
Tra le iniziative in corso, Anjinho sta conducendo un’indagine di propria iniziativa sul fenomeno delle porte girevoli: ovvero i casi in cui ex titolari di cariche pubbliche assumono incarichi nel settore privato, in particolare in attività di lobbying, dopo la fine del loro mandato. Questo tipo di passaggio può generare conflitti di interesse tra sfera pubblica e privata. L’indagine è in corso, e l’Ufficio del Mediatore ha finora rifiutato di fornire ulteriori dettagli.