Il nuovo Eurobarometro rivela fiducia record nella Commissione europea e nell'euro, ma aumentano le preoccupazioni per economia e sicurezza. Il 75 per cento si sente cittadino Ue, il 62 per cento è ottimista sul futuro
Secondo l’ultimo sondaggio Eurobarometro, pubblicato da Eurostat, la fiducia dei cittadini europei nelle istituzioni comunitarie ha raggiunto il livello più alto degli ultimi 18 anni.
Più della metà degli europei (52 per cento) ha dichiarato di fidarsi della Commissione europea e dell’Unione europea nel suo complesso, un risultato che non si registrava dal lontano 2007. Tuttavia, accanto a questi segnali di consenso, emergono anche preoccupazioni crescenti sul fronte economico e sulla sicurezza.
L’indagine, condotta tra la fine di marzo e la fine di aprile 2025 in tutti i 27 Stati membri dell’Ue, ha coinvolto 26.368 cittadini europei attraverso interviste faccia a faccia. I dati restituiscono una fotografia composita del rapporto tra i cittadini e l’Unione europea, segnata da un crescente senso di appartenenza ma anche da un’inquietudine diffusa verso il futuro economico del continente.
Immagine dell’Ue positiva per il 43 per cento
Oltre alla fiducia nelle istituzioni, l’immagine complessiva dell’Ue risulta positiva per il 43 per cento degli intervistati, mentre il 38 per cento la considera neutra e il 18 per cento la percepisce negativamente. Significativo è anche il dato sulla cittadinanza europea: il 75 per cento degli europei si sente cittadino dell’Ue, il livello più alto registrato negli ultimi vent’anni.
Un altro dato rilevante riguarda l’orientamento verso una maggiore cooperazione internazionale. Ben l’88 per cento degli intervistati concorda sull’importanza di rafforzare la cooperazione basata su regole condivise tra Paesi e regioni del mondo. Si tratta di un chiaro segnale di come l’Ue venga percepita sempre più come un attore necessario in uno scenario geopolitico instabile e frammentato.
Difesa e sicurezza al centro dell’agenda politica
In risposta a un contesto segnato da minacce globali e tensioni ai confini dell’Europa, i cittadini mostrano una chiara volontà di rafforzare il pilastro della difesa. Per la prima volta dal 2004, il supporto a una politica comune di sicurezza e difesa tra gli Stati membri supera la soglia dell’80 per cento, raggiungendo l’81 per cento.
La questione della sicurezza è diventata centrale nell’agenda politica europea, tanto che il 78 per cento degli intervistati si è detto preoccupato per lo stato della difesa dell’Ue nei prossimi cinque anni. Questo trend è evidentemente influenzato dal protrarsi dell’invasione russa dell’Ucraina, che resta la priorità principale per il 27 per cento degli europei, seguita dalla situazione internazionale (24 per cento) e dalle tematiche legate a sicurezza e difesa (20 per cento).
Record per la moneta unica, ma cala l’ottimismo sulla crescita
Uno dei dati più significativi del nuovo Eurobarometro riguarda il sostegno all’euro. Il 74 per cento dei cittadini dell’Ue – e l’83 per cento nell’area euro – si è espresso a favore della moneta unica, segnando il livello di approvazione più alto mai registrato. Tuttavia, questo record di consenso coesiste con un aumento della preoccupazione per le prospettive economiche.
Il 44 per cento degli europei ritiene che la situazione economica dell’Ue sia buona, in calo di quattro punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente. Al contrario, il 48 per cento giudica la congiuntura negativa, con un aumento di cinque punti. Un’inversione di tendenza che testimonia le incertezze legate a inflazione, crisi energetica e instabilità globale.
Alla domanda su quali siano le priorità che l’Ue dovrebbe affrontare nel medio termine, il 39% degli intervistati ha indicato la sicurezza e la difesa come settori chiave, seguiti dall’economia (29 per cento), dalla gestione dei flussi migratori (24 per cento) e dal cambiamento climatico e ambiente (24 per cento).
Ottimismo sul futuro dell’Ue e benefici percepiti
Nonostante le preoccupazioni economiche, il sentimento generale verso il futuro dell’Unione rimane positivo. Il 62 per cento dei cittadini europei si dichiara ottimista sul futuro dell’Ue. Una percentuale che conferma la resilienza del progetto europeo in un contesto geopolitico complicato.
A rafforzare questa tendenza contribuisce anche la percezione diffusa dei benefici derivanti dall’appartenenza all’Unione. Secondo un precedente sondaggio Eurobarometro di marzo 2025, circa il 74 per cento degli europei ritiene che il proprio Paese tragga vantaggio dall’essere membro dell’Ue, il valore più alto da quando questa domanda è stata introdotta nel 1983.
Un’Europa più coesa, ma sotto pressione
Il nuovo Eurobarometro riflette un’Europa che, pur attraversata da timori legati alla sicurezza e all’economia, si mostra più coesa e consapevole del proprio ruolo globale. La fiducia nei confronti delle istituzioni europee, il sostegno all’euro e la richiesta di una politica comune di difesa mostrano che, di fronte alle crisi, l’Unione riesce a rafforzare il proprio legame con i cittadini.
Allo stesso tempo, le aspettative dei cittadini pongono sfide concrete alla governance europea: l’Ue è chiamata ad agire in modo più incisivo su temi strategici come sicurezza, economia, migrazione e ambiente. La finestra di consenso che emerge dal sondaggio offre un’opportunità politica preziosa per accelerare decisioni comuni e dimostrare l’efficacia dell’integrazione europea in un mondo sempre più instabile.