Un video virale mostra Macron, Merz e Starmer su un treno verso Kiev accusati di fare uso di cocaina. In realtà si tratta solo di un fazzoletto di carta e di propaganda russa
Alcuni post virali sui social media accusano il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il primo ministro britannico Keir Starmer di aver assunto cocaina durante il viaggio a Kiev di sabato scorso. Al centro delle speculazioni c’è un video in cui i tre leader si salutano a bordo di un treno dalla Polonia all’Ucraina, in vista di un incontro con il presidente Volodymyr Zelensky.
Gli utenti sostengono che un oggetto bianco vicino al bicchiere di Macron sia una bustina di cocaina e che Merz abbia accanto un cucchiaio. Le teorie hanno trovato eco persino nelle alte sfere del governo russo: la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha affermato su Telegram che i tre "si sono fatti" insieme, ironizzando sulla presunta distrazione nel rimuovere "sacchetto e cucchiaio" prima dell’arrivo della stampa.
Una campagna di disinformazione ben orchestrata
Tuttavia, le accuse hanno tutte le caratteristiche di una campagna di disinformazione russa mirata a screditare l’Ucraina e i suoi alleati. L’Eliseo ha smentito le voci su X, chiarendo che si trattava semplicemente di un fazzoletto, e ha accusato "i nemici della Francia" di aver diffuso una fake news. "Quando l’unità europea dà fastidio, si cerca di trasformare un fazzoletto in droga", ha dichiarato l’ufficio di Macron.
Un portavoce del governo tedesco ha dichiarato a EuroVerify che le affermazioni sono "assurde", mentre il Centro ucraino per la lotta alla disinformazione come un "imbarazzante" tentativo di propaganda russa.
"Ad aumentare l'assurdità, il ministero degli Affari Esteri russo si è unito allo sforzo di disinformazione, con la sua portavoce ufficiale Maria Zakharova che ha fatto pubblicamente eco alla menzogna", ha dichiarato il Centro. "Questo è un altro esempio di come la Russia ricorra a trucchi di propaganda invece di praticare la diplomazia".
"Se il ministero degli Esteri russo sta cercando di far esplodere uno scandalo internazionale su un tovagliolo, significa chiaramente che ha esaurito gli argomenti seri".
Tra deepfake e siti falsi
Le false accuse sono state rilanciate da account filo-Cremlino, media russi come EurAsia Daily e Pravda.Ru, e da Global Euronews, sito che imita nel nome quello del network europeo per legittimarsi.
Anche esponenti dell’estrema destra internazionale, come l’attivista britannico Tommy Robinson e il teorico della cospirazione statunitense Alex Jones, hanno amplificato la narrazione, sostenendo che i media tradizionali stiano "insabbiando la verità".
Ma gli oggetti incriminati non sembrano affatto legati a sostanze stupefacenti. "Sembra un fazzoletto o un pezzo di filo", ha dichiarato a EuroVerify Catriona Matheson, docente all’Università di Stirling esperta in uso di sostanze. "Non c’è alcuna prova di cocaina".
Il video originale dell’incontro, diffuso da Associated Press e AFP, non mostra nulla di sospetto. E non ci sono dubbi che le due agenzie non sarebbero state ammesse se ci fosse stato davvero qualcosa da nascondere.
Il governo britannico non ha risposto alle richieste di commento da parte di Euronews.
Altri account hanno poi condiviso immagini alterate cercando di far sembrare il tessuto del fazzoletto più simile a una bustina di cocaina, ma anche queste fanno parte della campagna di disinformazione.
Irina Sheludkova ha contribuito a questo servizio.