La polizia ha fatto sapere che le tre vittime avevano un'età compresa tra 15 e 20 anni. Le loro identità non sono ancora state confermate
La polizia svedese ha arrestato un sedicenne in relazione alla sparatoria avvenuta martedì nella città di Uppsala, che ha causato la morte di tre giovani.
Lo ha reso noto la procura svedese in un comunicato, affermando che "un ragazzo di 16 anni è stato arrestato con l'accusa di aver ucciso a colpi d'arma da fuoco tre persone nel centro di Uppsala martedì".
Le tre vittime avevano un'età compresa tra 15 e 20 anni. Tuttavia, il capo della polizia cittadina, Erik Åkerlund, ha dichiarato che le loro identità non sono ancora state confermate "al cento per cento".
Dopo la sparatoria all'interno di un salone di parrucchiere, l'aggressore è fuggito su un monopattino elettrico, prima di essere arrestato nella sua abitazione.
I media svedesi scrivono che la polizia sta indagando la possibilità che le vittime appartenessero a bande criminali. Uno di loro era noto alle forze dell'ordine e la polizia stava indagando su di lui in merito a un altro attacco, contro il leader di una banda rivale.
La sparatoria è avvenuta in quartiere residenziale
Martedì, la polizia ha fatto sapere di aver ricevuto telefonate da parte di cittadini che riferivano di aver sentito colpi d'arma da fuoco nel centro di Uppsala, una città universitaria situata a nord della capitale Stoccolma.
"All'interno della barberia sono state trovate tre persone uccise da colpi di arma da fuoco", ha dichiarato Åkerlund ai giornalisti dopo l'attacco, quando la polizia aveva già isolato un'ampia area per avviare le indagini.
Una cittadina, di nome Nina, ha detto di essersi sentita "a disagio" perché l'attacco è avvenuto in un quartiere residenziale vicino a quello in cui vive, in un'area in cui i bambini spesso si ritrovano per giocare.
"Sono andata a prendere il mio compagno poco prima di passare di qui. Viviamo qui accanto e penso che ci siano bambini e giovani in queste zone. Mi sento molto a disagio", ha detto.
Da anni la Svezia è alle prese con un aumento degli episodi di violenza tra gruppi criminali rivali, che si traduce in frequenti sparatorie e attentati con esplosivo.